La chiave mentale e gli stimoli
Il codice Spalletti non esiste, è solo uno slogan mediatico, peraltro poco gradito all’ex tecnico del Napoli. Il ct non impone regole, ma pretende comportamenti, serietà professionale, senso di appartenenza e di responsabilità. Tardelli, pensando a Bearzot, lo ha elogiato, sottolineando l’aspetto umano. Da nove mesi Lucio parla di felicità e di piacere, l’equazione perfetta da riscoprire indossando la maglia azzurra, 24 ore al giorno e non solo durante l’allenamento. L’esclusione di Scamacca dalla tournée americana di fine marzo suonava come un monito al gruppo, non solo al centravanti dell’Atalanta. Si concede la prova d’appello. Basta capire, mettersi a disposizione e reagire nel modo giusto.
Riposo
Per risolvere il dilemma della Play Station o delle serie tv che tengono svegli i calciatori sino a notte fonda, Lucio ha chiesto di allestire una sala giochi nel ritiro di Iserlohn da aprire in orari prestabiliti. Il sonno aiuta a recuperare e non va trascurato. La chiave mentale racconterà la Nazionale. «Rendere orgogliosi gli italiani sarebbe l’attestato più bello da ricevere al nostro ritorno». Il successo passa dalla condivisione e da uno spirito solidale. Quel recupero palla, durante la partita con il Sassuolo e in cui il suo Napoli correva in modo compatto all’indietro, rappresenta il manifesto ideale di quanto chiederà all’Italia. Buffon lo aiuterà a cementare lo spogliatoio, un blocco unico può diventare il valore aggiunto, come tante volte ha dimostrato la storia azzurra, anche nel 2021 e senza risalire al 1982 o al 2006. Il capodelegazione, prima di ogni allenamento, riunisce in palestra gli azzurri. Si mettono in cerchio e urlano tre volte. «Chi siamo noi?». «L’Italia».
Stimoli forti
Devono passare i messaggi corretti. Spalletti ha sempre lavorato sulla testa. La fatica mentale può pesare di più rispetto a quella fisica e non ci sarà tempo per aggiustare i muscoli. L’incontro con Sinner a Miami era propedeutico al concetto di sacrificio, al talento da allenare. Nell’intervista di fine aprile al nostro direttore, il ct aveva anticipato la convocazione simbolica di Totti, Baggio, Del Piero e Antognoni (a cui poi ha aggiunto Rivera). Quattro numeri 10, anzi cinque, per donare agli azzurri una straordinaria motivazione supplementare. Un’emozione da accendere nel cuore del gruppo. Lucio li porterà in campo, non solo in sala da pranzo, il 3 giugno a Coverciano.