Il ritorno di Smalling: cosa è successo davvero tra Chris, la Roma e Mourinho

Il centrale inglese torna a parlare sui social, i tifosi non la prendono bene: cronaca di mesi durissimi tra liti, incomprensioni e dolori
Chiara Zucchelli

E alla fine è ricomparso Chris Smalling. Incredibile ma vero, quattro mesi e mezzo dopo l'ultima partita con la maglia della Roma, l'inglese ha scritto di suo pugno un post per raccontare la sua verità. O meglio: una storia Instagram, in modo da poter vedere i commenti in privato e non pubblicamente. Un po' quello che, con tutte le differenze del caso, sta facendo adesso Chiara Ferragni: pubblica, si fa vedere, ma solo nelle storie. I tifosi, però, sono scaltri: e al netto di parole durissime riservate a Smalling fuori Trigoria, stanno comunque commentando sotto l'ultimo post del difensore, datato 25 luglio. E i messaggi sono quasi tutti furiosi. Perché, al netto dell'infortunio (c'è, esiste, è reale) la gente non dimentica le parole di Mourinho che ha sempre sottolineato la poca inclinazione di Smalling al sacrificio rispetto a gente come Mancini, ad esempio, che gioca da mesi con la pubalgia. Ma cosa è successo davvero tra Smalling, la Roma e Mourinho dal rinnovo ad oggi?


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Smalling dal rinnovo all'infortunio: la dura estate di Chris e i primi malumori portoghesi

Smalling firma il rinnovo lo scorso aprile, ma per decisione del club l'annuncio viene rimandato a fine stagione. E' metà giugno, arriva l'ufficialità, lui è felice di annunciare che chiuderà la carriera a Roma, la Roma lo è altrettanto. Inizia la nuova stagione, durante il ritiro portoghese Chris comincia ad accusare fastidi muscolari e tendinei. Non si allena al top, Mourinho lo riprende, qualcuno del suo staff fa lo stesso. L'inglese, alle prese con il dolore (vero, reale) non la prende bene. Sono i giorni del caso Matic, che comincia ad avere voglia di andare altrove, sono i giorni della foto con l'attaccante che non c'è e il clima non è serenissimo. Smalling si allena a fasi alterne, ma la notizia non filtra. Che non stia bene lo scrivono in Inghilterra, ma non ci sono conferme. E' solo quando iniziano le gare ufficiali che si capisce che non è lo stesso: le prime tre partite sono un disastro, il difensore è quasi sempre il peggiore e fatica persino a correre. Si ferma. E lo decide lui per non peggiorare la situazione ed evitare brutte figure. Mourinho non gradisce, ma comprende perché vede davvero che il ragazzo soffre.


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Smalling, il silenzio e le giornate "senza vedere il tempo fuori"

La situazione non migliora, precipita. La Roma non dà notizie ufficiali - ad oggi non c'è un solo bollettino su Smalling - , anche il suo entourage si chiude a riccio, la moglie Sam quasi sparisce dai social, Chris fa lo stesso. Nessuno sa come stia realmente il difensore: si sa che fa solo fisioterapia, che appena prova a forzare in campo avverte dolore, non si sa che a volte dorme da solo a Trigoria per poter lavorare più ore. Va a farsi visitare in Inghilterra e la notizia viene fuori solo perché gli entrano i ladri in casa e si scopre che era a Londra per un consulto. Nessuno dice nulla, lui decide di non voler rischiare o giocare sul dolore, nonostante la Roma sia in grande emergenza. Mourinho non la prende bene ma non (o meglio, non solo) perché non gioca, ma perché si estranea dal gruppo. Non parla nelle riunioni, non esce mai fuori dalla fisioterapia: "Non sa neppure - dirà José in conferenza - che tempo faccia fuori". Mourinho lo paragona a Abraham e Kumbulla che, pur infortunati, spesso si fermano a seguire le partitelle dei compagni. Smalling no: arriva, fa fisioterapia, torna a casa. E qualcuno dello staff di Mou glielo fa notare. Anche in questo caso l'inglese risponde per le rime, ha i nervi a fior di pelle perché non vede la luce in fondo al tunnel. Non solo: qualche episodio poco carino con i tifosi lo mette ancora più di cattivo umore. Si chiude nella villa zona Appia Antica e non parla. Va un paio di volte nei rifugi degli animali a lui cari, ogni tanto lo immortalano in qualche ristorante vegano, ma sono gocce in fondo al mare. "Smalling mi ha rovinato la stagione", ammette sconsolato Mourinho. Parole che non piacciono a Chris, che lo fa presente, visti anche i buoni rapporti personali con dirigenza e proprietà. Lo strappo è irreparabile.


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La prima corsa di Smalling e le ultime parole

Arriviamo a questi giorni. Mourinho va via, Smalling privatamente non lo saluta, ieri la Roma lo riprende mentre, in scarpe da ginnastica e tuta, corricchia per raggiungere i compagni in mezzo al campo per il discorso di De Rossi. E' la prima volta, negli ultimi mesi, che il club lo fa vedere. La corsetta fa il giro del web e delle chat, i tifosi non la prendono bene. Stamattina, poi, le prime dichiarazioni da mesi a questa parte. Due giorni dopo l'esonero di Mourinho. Una tempistica che, ovviamente, non è casuale. Adesso bisognerà vedere quando Smalling tornerà in campo, bisognerà vedere se volerà in Arabia la prossima settimana per l'amichevole e, forse, si capirà qualcosa dalle parole di De Rossi, domani in conferenza. Il neo allenatore della Roma è stato spettatore di tutto quello che è successo in questi mesi, ma è chiaro che anche per lui avere Smalling o meno farebbe tutta la differenza del mondo. Il difensore ha chiarito che si sta curando con antidolorifici (non ha chiarito, però, da quando lo sta facendo) e ha chiarito anche che vuole dare una mano nell'ultima parte di stagione. Il dubbio dei romanisti è: "Lo avrebbe fatto anche se ci fosse stato ancora Mourinho?". Domande senza risposta. L'allenatore, ora, è un altro. E ha bisogno anche di Chris.

 


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E alla fine è ricomparso Chris Smalling. Incredibile ma vero, quattro mesi e mezzo dopo l'ultima partita con la maglia della Roma, l'inglese ha scritto di suo pugno un post per raccontare la sua verità. O meglio: una storia Instagram, in modo da poter vedere i commenti in privato e non pubblicamente. Un po' quello che, con tutte le differenze del caso, sta facendo adesso Chiara Ferragni: pubblica, si fa vedere, ma solo nelle storie. I tifosi, però, sono scaltri: e al netto di parole durissime riservate a Smalling fuori Trigoria, stanno comunque commentando sotto l'ultimo post del difensore, datato 25 luglio. E i messaggi sono quasi tutti furiosi. Perché, al netto dell'infortunio (c'è, esiste, è reale) la gente non dimentica le parole di Mourinho che ha sempre sottolineato la poca inclinazione di Smalling al sacrificio rispetto a gente come Mancini, ad esempio, che gioca da mesi con la pubalgia. Ma cosa è successo davvero tra Smalling, la Roma e Mourinho dal rinnovo ad oggi?


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