Tiago Pinto ha rilasciato un’intervista a The Athletic in cui spiega la sua decisione di lasciare la Roma e svela i suoi piani per il futuro. “Mi piacciono i rischi - dice il portoghese -. Mi piacciono le sfide. Penso che il ciclo sia vicino alla fine. Non sto parlando del ciclo Roma o del ciclo di Friedkin, ma la missione che avevo era quasi compiuta. Personalmente mi sento stanco. Se sai solo di calcio, non sai niente di calcio. Vent’anni fa un direttore sportivo guardava le partite e ingaggiava giocatori. Ora non è più possibile".
"Bove e Dybala, stesse emozioni"
Tiago Pinto racconta poi il lavoro che c'è dietro il settore giovanile: "Volevamo selezionare migliori giocatori del settore giovanile e lavorare su di loro come se fossero giocatori della prima squadra. Avrebbero avuto uno psicologo, un nutrizionista, un addestramento speciale. I ragazzi del dipartimento della comunicazione gli avrebbero fornito anche una formazione mediatica. Il tutto per ridurre il gap tra le giovanili e la prima squadra. Nicola Zalewski ed Edoardo Bove facevano parte di quel gruppo". Così il gm giallorosso in carica fino al 3 febbraio si è emozionato al gol di Bove al Bayer Leverkusen in Europa League: "Quando ho visto quel gol, per me è stato più o meno la stessa emozione di quando feci firmare Paulo Dybala".