Rabiot-Juve, un anno alla volta: obiettivo rinnovo

Il club vuole prolungare il rapporto col francese per un’altra stagione: i dettagli
Fabio Mandarini

Un anno alla volta: la prospettiva è quella. Però senza fretta nonostante la fiducia. Proprio come ha spiegato Cristiano Giuntoli giovedì, prima della partita di Coppa Italia con la Salernitana: «Cerchiamo un rapporto forte con i nostri giocatori e con i loro entourage: lo stiamo facendo anche con Rabiot. Siamo molto fiduciosi, ma ne parleremo alla fine, proprio come nella scorsa stagione. Però siamo molto contenti e fiduciosi di stare insieme». Ovvero: il dt bianconero ha cominciato ad affrontare pubblicamente la storia del rinnovo del centrocampista francese, in scadenza proprio a giugno e dunque al momento illustre parametro zero, ma rispetto ai prolungamenti di Fagioli, Bremer, Locatelli e Gatti, la Juventus procede a passi più lenti. Però calcolati. L’idea, comunque, è sempre la stessa e non è mai cambiata di una virgola: la voglia di continuare insieme c’è, è un dato, ma le parti intendono prolungare di un altro anno, fino al 2025. E, come ha detto Giuntoli, la vicenda entrerà nella fase decisiva a fine stagione. Però c’è fiducia, certo.


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Rabiot, leader in campo

Rabiot, tra l’altro, sta disputando un campionato di alto profilo: magari segna qualche gol in meno rispetto al precedente (3 finora), sì, ma in termini di continuità, sacrificio, ritmo e riferimenti è sempre in passerella. È un leader riconosciuto, un trascinatore in campo, l’uomo delle letture e delle storie tese semplificate con nonchalance: lo ha fatto anche giovedì in Coppa con la Salernitana, non ha mica riposato, e quella con i granata è stata la diciassettesima partita giocata dall’inizio alla fine su diciannove: ha saltato quelle con il Cagliari per squalifica e con il Genoa per un problema fisico. Poi, neanche una sostituzione: il senso della leadership e della continuità. Sua madre Véronique, che poi è anche l’agente, ha parlato con Giuntoli e continuerà a farlo, ma traducendo la dichiarazione del dt è già piuttosto bianconero il cielo sopra Torino. E sulla testa di Rabiot. Che, per inciso, guadagna 7 milioni di euro: parametri elevati per la nuova politica del club.


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Chiesa, idea rinnovo pluriennale

L’idea, considerando le scelte e le strategie del Football Director sin dal giorno del suo arrivo alla Continassa, è ovviamente quella di coniugare il quadro tecnico con quello finanziario. Un’impresa titanica, d’accordo, ma Giuntoli ha costruito il capolavoro Napoli puntando sul fiuto e sui talenti: patrimoni come Yildiz, Cambiaso, Fagioli, Miretti, l’Huijsen che verrà dopo la Roma, Nonge e così via sono la base di un futuro da costruire intorno a qualche perno d’esperienza tipo Bremer, Locatelli e Gatti, tutti già rinnovati fino al 2028, e poi il ventottenne Rabiot. Giovane vecchio proprio come Chiesa, altro nome caldo e in copertina per quel che riguarda la questione rinnovi. Il contratto di Fede, 26 anni, scadrà nel 2025 e con lui e il suo agente Ramadani sono in ballo discorsi diversi rispetto al centrocampista francese: in questo caso è più possibile un rinnovo pluriennale. Fino al 2028, come gli altri. L’ultimo incontro è andato in scena a fine ottobre, a Milano: il lavoro continua.


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Un anno alla volta: la prospettiva è quella. Però senza fretta nonostante la fiducia. Proprio come ha spiegato Cristiano Giuntoli giovedì, prima della partita di Coppa Italia con la Salernitana: «Cerchiamo un rapporto forte con i nostri giocatori e con i loro entourage: lo stiamo facendo anche con Rabiot. Siamo molto fiduciosi, ma ne parleremo alla fine, proprio come nella scorsa stagione. Però siamo molto contenti e fiduciosi di stare insieme». Ovvero: il dt bianconero ha cominciato ad affrontare pubblicamente la storia del rinnovo del centrocampista francese, in scadenza proprio a giugno e dunque al momento illustre parametro zero, ma rispetto ai prolungamenti di Fagioli, Bremer, Locatelli e Gatti, la Juventus procede a passi più lenti. Però calcolati. L’idea, comunque, è sempre la stessa e non è mai cambiata di una virgola: la voglia di continuare insieme c’è, è un dato, ma le parti intendono prolungare di un altro anno, fino al 2025. E, come ha detto Giuntoli, la vicenda entrerà nella fase decisiva a fine stagione. Però c’è fiducia, certo.


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