Il soprannome diventato marchio
Jannik Sinner è anche conosciuto come "Fox" ("Volpe"), un soprannome nato grazie ai suoi compagni di scuola. E proprio da questo nomignolo è nato nel 2021 il marchio personalizzato del numero uno al mondo. Il motivo centrale del logo è una grande “S” di Sinner, mentre il lato in basso è una “J” a testa in giù, “J” come Jannik, che insieme a qualche altro particolare compongono il volto di una volpe.
Il fenomeno Carota Boys
Si chiamano Enrico Ponsi, Francesco Gaboardi, Alessandro Dedominici, Alberto Mondino, Lorenzo Ferrato e Gianluca Bertorello e sono ormai diventati i più accaniti sostenitori di Jannik Sinner. Il gruppo di amici di Revello, paese in provincia di Cuneo, ha fatto riferimento ad un episodio accaduto durante un cambio di campo a Vienna nel 2019, nel quale Sinner aveva mangiato una carota invece della consueta banana, per creare un personaggio diventato virale in tutto il mondo. Dagli Internazionali Bnl d'Italia dello scorso anno, i Carota Boys hanno iniziato a girare per i tornei diventando una vera e propria attrazione durante le partite dell'azzurro.
Il rapporto con la sconfitta
"Non ho ancora pianto di felicità, ma l'ho fatto dopo aver perso contro Alcaraz agli US Open, un po’ anche dopo la partita al Roland Garros. Ci sono sempre momenti in cui provi emozioni che non vuoi, questo significa che tieni allo sport e vuoi raggiungere il massimo livello". Jannik Sinner ha da sempre messo in chiaro il suo rapporto con la sconfitta, dal quale ha sempre tratto degli insegnamenti. "O vinco o imparo" è una frase che racchiude l’essenza del campione e che descrive perfettamente Sinner, arrivato ai vertici del tennis mondiale grazie alla sua mentalità.