Follia Zverev ad Acapulco, poi le scuse: "Mi prenderò una pausa"

"Non ho giustificazioni, il mio comportamento è stato inaccettabile", le parole del tedesco, squalificato per aver preso a racchettate la sedia del giudice
Follia Zverev ad Acapulco, poi le scuse: "Mi prenderò una pausa"
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ACAPULCO (Messico) - "È difficile esprimere a parole quanto sia dispiaciuto per il mio comportamento durante e dopo la partita di doppio di ieri. Mi sono scusato in privato con l'arbitro perché il mio sfogo nei suoi confronti è stato sbagliato e inaccettabile e sono solo deluso da me stesso. Non sarebbe dovuto succedere e non ci sono scuse. Vorrei anche scusarmi con i miei fan, l'organizzazione del torneo e con questo sport che amo in generale. Come sapete, lascio tutto in campo. Ieri ho lasciato troppo. Mi prenderò i prossimi giorni per riflettere sulle mie azioni e su come posso assicurarmi che non accada di nuovo. Mi dispiace di avervi deluso”. Le parole, affidate ad una storia Instagram, sono di Alexander Zverev, tennista numero tre del ranking mondiale, squalificato ed attualmente sotto indagine per aver colpito per tre volte con la propria racchetta la sedia del giudice italiano Alessandro Germani, urlandogli contro: "È 8-6 nel tiebreak, c..., guarda dove è rimbalzata la palla. Fottuto idiota". Non è certamente un periodo semplice per il tedesco (di origine russa), accusato dall'ex fidanzata Olya Sharypova di numerose violenze domestiche.


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