Le Fée si ispira ad Iniesta: "È un esempio per me"
Resta da capire perché le grandi francesi, a cominciare dal Psg, lo abbiano lasciato espatriare senza intervenire nelle negoziazioni di Ghisolfi. Non è però un problema del giocatore, che a 24 anni sembra di avere le idee chiare. Anche quando indica il modello di riferimento: «Ho sempre detto di ispirarmi ad Iniesta, il migliore di tutti nel mio ruolo». Non è presunzione, è attitudine. In effetti, dal punto di vista fisico e della mobilità i due un po’ si assomigliano. «E’ un esempio per me» specifica. Niente paragoni.
Le Fèe, le richieste di De Rossi
Dei primi giorni è ovviamente contento. Sarebbe grave il contrario: «Mi hanno fatto sentire tutti parte del gruppo, sto iniziando a conoscere i compagni. E’ chiaro che mi servirà del tempo per integrarmi. Anche la condizione atletica naturalmente non può essere ottimale». Cosa gli ha chiesto De Rossi quando è arrivato? «Di toccare molto la palla, di essere un collante tra difesa e centrocampo. E di essere propositivo, guardare sempre avanti sul campo. Ma sono tutte cose che sono abituato a fare quindi non mi preoccupano».
Le Fèe gioca per conquistare visibilità
Il Rennes lo ha liberato dopo una stagione in effetti deludente. Ma nel Lorient, nei tre campionati precedenti, Le Fèe era sempre stato uno dei giovani più interessanti della Ligue 1. E’ lì che Ghisolfi, all’epoca assistente allenatore, lo incontrò e lo apprezzò. Adesso Enzo gioca anche per conquistare visibilità in patria, dopo l’Europeo un po’ così di Deschamps: la Roma può servirgli come catapulta mediatica.