Boom di maglie
A proposito del reatil e dello sviluppo del commerciale giallorosso, quest’anno la Roma ha avuto un aumento incredibile di vendite delle maglie, quelle firmate Adidas e che hanno riscosso l’entusiasmo della tifoseria giallorossa e non solo: sono stati sfiorati i 10 milioni di euro di ricavi per un totale addirittura di oltre 145 mila maglie vendute attraverso tutti i canali. Inutile poi sottolineare quanto abbia funzionato anche il settore commerciale nei ricavi provenienti dell’Olimpico, con una stagione di sold out (57 nell’era Friedkin) e più di 1,7 milioni di giallorossi allo stadio nel giro di otto mesi tra campionato e coppe.
No alle plusvalenze
E allora con questo miglioramento dei risultati finanziari la Roma non dovrà ralizzare importanti plusvalenze sportive in questo giugno, a differenza degli altri anni in cui i dirigenti hanno dovuto fare una corsa disperata per cedere (e in alcuni casi anche svendere) per ottemperare ai paletti del settlement agreement. Un anno fa Tiago Pinto dovette realizzare 20 milioni netti di plusvalenze, anche a causa di spese e scelte sbagliate nel corso delle precedenti stagioni, in questo giugno invece Ghisolfi non è stato costretto a lavorare con questa spada di Damocle. La Roma vuole continuare con i cambiamenti (e i miglioramenti) tramite anche le strategie di campo: prendere giocatori giovani, di qualità, di prospettiva che possano diventare un patrimonio del club. La strada è tracciata, i conti finalmente stanno tornando.