Roma, perché i conti tornano: cosa succede a Trigoria con i Friedkin e la Ceo Souloukou

Grazie al lavoro svolto nell’ultimo anno il club non dovrà realizzare importanti plusvalenze a giugno
Jacopo Aliprandi

U n anno importante per la Roma sotto l’aspetto finanziario. Perché dopo stagioni di difficoltà, di perdite e di restrizioni anche nel fair play finanziario, adesso il club giallorosso torna finalmente a respirare senza più vivere il mese di giugno in apnea. E qui naturalmente ci riferiamo alla situazione legata alle plusvalenze, non più fondamentali. Ma ampliando il concetto, la Roma in questa ultima stagione ha lavorato come meglio non poteva facendo registrare un miglioramento del risultato netto di circa il 25%. Ciò significa che sono aumentati i ricavi e diminuiti i costi, producendo un utile stagionale e quindi un significativo passo avanti positivo finanziario che naturalmente ha ricevuto il plauso anche della Uefa.

Meno costi, più ricavi

In un anno la Roma è cresciuta dal punto di vista economico. La Ceo Souloukou, arrivata nella capitale il 18 aprile 2023, è riuscita in poco tempo ad apportare modifiche importanti all’interno di Trigoria ma soprattutto all’interno dei libri contabili della Roma: c’è stato un sostanziale contenimento dei costi operativi, calati del 25%, e un aumento dei ricavi pari al 20% grazie a una crescita complessiva dei volumi di business sia nel mondo del retail, sia in quello dell’e-commerce. Senza poi dimenticare naturalmente i ricavi dallo stadio e, naturalmente, gli sponsor. E qui la Ceo si è immediatamente attivata al suo arrivo riuscendo ad “agganciare” una partnership da 25 milioni di euro con l’accordo biennale con Riyadh Season.


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Boom di maglie

A proposito del reatil e dello sviluppo del commerciale giallorosso, quest’anno la Roma ha avuto un aumento incredibile di vendite delle maglie, quelle firmate Adidas e che hanno riscosso l’entusiasmo della tifoseria giallorossa e non solo: sono stati sfiorati i 10 milioni di euro di ricavi per un totale addirittura di oltre 145 mila maglie vendute attraverso tutti i canali. Inutile poi sottolineare quanto abbia funzionato anche il settore commerciale nei ricavi provenienti dell’Olimpico, con una stagione di sold out (57 nell’era Friedkin) e più di 1,7 milioni di giallorossi allo stadio nel giro di otto mesi tra campionato e coppe. 

No alle plusvalenze

E allora con questo miglioramento dei risultati finanziari la Roma non dovrà ralizzare importanti plusvalenze sportive in questo giugno, a differenza degli altri anni in cui i dirigenti hanno dovuto fare una corsa disperata per cedere (e in alcuni casi anche svendere) per ottemperare ai paletti del settlement agreement. Un anno fa Tiago Pinto dovette realizzare 20 milioni netti di plusvalenze, anche a causa di spese e scelte sbagliate nel corso delle precedenti stagioni, in questo giugno invece Ghisolfi non è stato costretto a lavorare con questa spada di Damocle. La Roma vuole continuare con i cambiamenti (e i miglioramenti) tramite anche le strategie di campo: prendere giocatori giovani, di qualità, di prospettiva che possano diventare un patrimonio del club. La strada è tracciata, i conti finalmente stanno tornando.


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U n anno importante per la Roma sotto l’aspetto finanziario. Perché dopo stagioni di difficoltà, di perdite e di restrizioni anche nel fair play finanziario, adesso il club giallorosso torna finalmente a respirare senza più vivere il mese di giugno in apnea. E qui naturalmente ci riferiamo alla situazione legata alle plusvalenze, non più fondamentali. Ma ampliando il concetto, la Roma in questa ultima stagione ha lavorato come meglio non poteva facendo registrare un miglioramento del risultato netto di circa il 25%. Ciò significa che sono aumentati i ricavi e diminuiti i costi, producendo un utile stagionale e quindi un significativo passo avanti positivo finanziario che naturalmente ha ricevuto il plauso anche della Uefa.

Meno costi, più ricavi

In un anno la Roma è cresciuta dal punto di vista economico. La Ceo Souloukou, arrivata nella capitale il 18 aprile 2023, è riuscita in poco tempo ad apportare modifiche importanti all’interno di Trigoria ma soprattutto all’interno dei libri contabili della Roma: c’è stato un sostanziale contenimento dei costi operativi, calati del 25%, e un aumento dei ricavi pari al 20% grazie a una crescita complessiva dei volumi di business sia nel mondo del retail, sia in quello dell’e-commerce. Senza poi dimenticare naturalmente i ricavi dallo stadio e, naturalmente, gli sponsor. E qui la Ceo si è immediatamente attivata al suo arrivo riuscendo ad “agganciare” una partnership da 25 milioni di euro con l’accordo biennale con Riyadh Season.


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