Lazio, la svolta
Mau si è ritirato su in quattro mosse. Si è persino adeguato, rovesciando antiche abitudini, smentendo quanti sostenevano non utilizzasse l’intero organico. Ha debuttato con Kamada, Guendouzi e Rovella sono diventati presto dei titolari, ha aggiunto Gila al pacchetto dei centrali, sta facendo sbocciare il talento di Castellanos e Isaksen. Dopo un anno di anticamera, nelle ultime partite ha scongelato anche Luca Pellegrini, integrando ogni nuovo acquisto. Una svolta nella gestione del gruppo allargato. E’ stato sorretto dalla cultura del lavoro e degli allenamenti, non ha mai sbandato o cambiato strada. Al cambio di modulo, per caratteristiche precise dei suoi giocatori e per come era stato allestito l’organico, non ha mai creduto. Non ritiene neppure che Luis Alberto possa agire da trequartista da 4-3-1-2 perché non ha il passo e la rapidità che occorrono. E una conversione di quel tipo metterebbe fuori causa Zaccagni, uno dei più forti. Sarri, rispetto ai primi due anni di gestione, non si sente più solo. E’ stato protetto e assistito dalla società. Una novità inusuale per chi conosce bene Formello e certe antiche consuetudini. Il vento è cambiato, altrimenti la Lazio e il tecnico non avrebbero resistito.