Juventus
Allegri (all.) 6
Diciotto tocchi interisti prima di incassare il gol dell’1-0. Non è un dato che può rallegrare Max: com’è possibile che, in un’azione che parte dall’area interista e arriva in quella bianconera, la Juve non trovi il tempo né il modo di intervenire? In ogni caso è la netta supremazia tecnica dell’Inter a stabilire la differenza anche in questa partita.
Szczesny 7,5
Impossibile qualunque intervento sull’autogol e nel primo tempo si vede solo con un gran volo per respingere un cross insidioso. Poi, nel secondo, ecco il fenomeno polacco. La parata clamorosa su Barella è soprattutto un atto coraggioso, con la respinta col corpo sulla botta dell’interista da tre metri. E poco dopo la deviazione su Arnautovic, questa è più di un rigore.
Gatti 5
Comincia bene, con un anticipo su Mkhitaryan, poi piano piano si perde. Non chiude su Dimarco e non riesce a piegarsi come dovrebbe sul colpo di testa di Thuram in occasione del gol interista, il suo autogol.
Alex Sandro (44’ st) sv
Non fa in tempo a farsi vedere.
Bremer 6
Miracoloso il suo intervento su Thuram: davanti a Szczesny gli porta via una vera palla-gol. Poco dopo però non si accorge dell’inserimento di Pavard in piena area di rigore nell’azione del gol. Toccherebbe a lui accorciare, invece si addormenta. Si riprende in altre fasi della gara.
Danilo 6
Prende un giallo che gli farà saltare la partita con l’Udinese ma che non lo condiziona. Nel finale cerca di spingere la Juve in avanti.
Cambiaso 6
Duello atletico, non solo tecnico, con Dimarco. Cerca di stargli alle costole, ma non sempre ci riesce.
Miretti (44’ st) sv
Pochi minuti per affacciarsi a San Siro.
McKennie 6,5
E’ la migliore risorsa della Juve. Quando i bianconeri ripartono è quasi sempre perché il texano si incarica di quelle volate. Poche, d’accordo, ma il suo migliore spunto (palla al piede in slalom fino all’area nerazzurra) viene vanificato dal pessimo controllo di Vlahovic. E’ una palla-gol.
Alcaraz (45’ st) sv
Giusto qualche minuto per il debutto in una serata sfortunata per la sua nuova squadra.
Locatelli 6
Ha il compito di raffreddare i bollenti spiriti dell’Inter. Quando recupera palla, rallenta la manovra giocando spesso indietro. Nella ripresa distribuisce il gioco, ma senza lampi.