Pagina 3 | Inter-Juve, le pagelle: Calhanoglu sontuoso, Szczesny super

Inter

S. Inzaghi (all.) 7,5 

Tutta la differenza tecnica già evidente nel corso della stagione diventa schiacciante in questa partita. Che finisce solo 1-0 per le prodezze di Szczesny e per gli errori in zona-gol della sua squadra. Ma il gioco scorre che è una bellezza e ora, con la sua squadra in fuga, lo scudetto è più vicino. Simone si arrabbia solo per l’ammonizione che all’Olimpico, contro la Roma, lo manderà in tribuna. 

Sommer

Trascorre la serata con serenità, impegnato solo nei rinvii. Nessuna parata di rilievo. 

Pavard 7 

Elegante, ma soprattutto concreto e tatticamente impeccabile. Inzaghi lo schiera sul centrodestra nella difesa a tre, ma in realtà il francese gioca come se fosse un classico terzino destro di una difesa a quattro, gioca attaccando forse più di Darmian. Fra i suoi meriti, che non sono pochi, c’è anche la rovesciata, seppur sbilenca, che porta all’autogol di Gatti. 

Acerbi 6,5 

Sempre sicuro al centro della difesa, Vlahovic non lo impensierisce mai. 

A. Bastoni 6,5 

Spinge un po’ meno di Pavard, ma quando lo fa è uno dei tanti problemi per la difesa della Juve. Dietro, solo qualche preoccupazione. 

Darmian 6 

La solita attenzione dalla sua parte. Non incide molto, però è sempre presente a se stesso. Non è mai fuori posizione. 

Dumfries (28’ st) 6,5 

In fase difensiva deve solo gestire l’attacco juventino, peraltro non troppo pericoloso, sulla sua fascia. Ma quando parte, piazza la palla del 2-0 incredibilmente sbagliato da Arnautovic. 

Barella 7 

Si inserisce meno del solito e quando ci riesce trova Szczesny a togliergli il gol. In compenso gioca tanti palloni e li gioca bene, dialogando come fa spesso col suo compagno turco. 


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E’ luce per gli occhi di Inzaghi ma anche per quelli di Montella, il suo ct in tribuna. Fa una partita sontuosa, senza un errore e piena di idee. Suo il gesto tecnico più bello, il lancio-rasoiata di 50 metri per Dimarco, nell’occasione del gol sbagliato da Thuram. Conferma il suo ruolo di miglior regista della Serie A, potrà diventare il miglior regista del prossimo Europeo, ed è quello che spera Montella. 

Mkhitaryan 6,5 

Tanto lavoro, tante cose fatte bene, gli manca solo lo spunto degno del suo livello tecnico.  

Dimarco

Vince nettamente il duello con Cambiaso. La sua è una spinta continua, sempre a pieno ritmo e a tutta velocità. Quando arriva al cross, sa sempre come e dove mettere la palla. In certi momenti sembra imprendibile. 

Carlos Augusto (28’ st) 6 

Una ventina di minuti per chiudere il corridoio di sinistra. Compito che svolge senza affanno. 

Thuram 6,5 

Non sembra la sua serata, prima si fa rimontare in area da Bremer che gli soffia una palla da toccare in rete, poi è Danilo a frenarlo quando è davanti a Szczesny. Ma al momento buono mette la testa nel posto giusto e con l’aiuto di Gatti porta l’Inter sull’1-0. Prende un giallo sciocco perché tarda l’uscita dal campo. 

Arnautovic (32’ st) 5,5 

Usa la sua tecnica per tenere palla, è quello il motivo per cui Inzaghi lo manda in campo. Ma l’austriaco, su un cross pennellato da Dumfries, ha una palla che deve solo sospingere in rete e invece ci va morbido su quel pallone e se lo fa deviare da Szczesny. Se la Juve avesse pareggiato... 

Lautaro Martinez 6 

Si vede meno che in altre occasioni e in area non è il killer che abbiamo ammirato durante tutta la stagione. In ogni caso la sua sola presenza mette apprensione alla difesa bianconera.  


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Juventus

Allegri (all.) 6 

Diciotto tocchi interisti prima di incassare il gol dell’1-0. Non è un dato che può rallegrare Max: com’è possibile che, in un’azione che parte dall’area interista e arriva in quella bianconera, la Juve non trovi il tempo né il modo di intervenire? In ogni caso è la netta supremazia tecnica dell’Inter a stabilire la differenza anche in questa partita. 

Szczesny 7,5 

Impossibile qualunque intervento sull’autogol e nel primo tempo si vede solo con un gran volo per respingere un cross insidioso. Poi, nel secondo, ecco il fenomeno polacco. La parata clamorosa su Barella è soprattutto un atto coraggioso, con la respinta col corpo sulla botta dell’interista da tre metri. E poco dopo la deviazione su Arnautovic, questa è più di un rigore.  

Gatti 5 

Comincia bene, con un anticipo su Mkhitaryan, poi piano piano si perde. Non chiude su Dimarco e non riesce a piegarsi come dovrebbe sul colpo di testa di Thuram in occasione del gol interista, il suo autogol. 

Alex Sandro (44’ st) sv 

Non fa in tempo a farsi vedere.  

Bremer 6 

Miracoloso il suo intervento su Thuram: davanti a Szczesny gli porta via una vera palla-gol. Poco dopo però non si accorge dell’inserimento di Pavard in piena area di rigore nell’azione del gol. Toccherebbe a lui accorciare, invece si addormenta. Si riprende in altre fasi della gara. 

Danilo 6 

Prende un giallo che gli farà saltare la partita con l’Udinese ma che non lo condiziona. Nel finale cerca di spingere la Juve in avanti. 

Cambiaso 6 

Duello atletico, non solo tecnico, con Dimarco. Cerca di stargli alle costole, ma non sempre ci riesce. 

Miretti (44’ st) sv 

Pochi minuti per affacciarsi a San Siro. 

McKennie 6,5 

E’ la migliore risorsa della Juve. Quando i bianconeri ripartono è quasi sempre perché il texano si incarica di quelle volate. Poche, d’accordo, ma il suo migliore spunto (palla al piede in slalom fino all’area nerazzurra) viene vanificato dal pessimo controllo di Vlahovic. E’ una palla-gol. 

Alcaraz (45’ st) sv 

Giusto qualche minuto per il debutto in una serata sfortunata per la sua nuova squadra.  

Locatelli 6 

Ha il compito di raffreddare i bollenti spiriti dell’Inter. Quando recupera palla, rallenta la manovra giocando spesso indietro. Nella ripresa distribuisce il gioco, ma senza lampi. 


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Rabiot 6 

E’ al rientro e gli manca un po’ di brillantezza. Cresce nel secondo tempo. 

Kostic 6 

Sulla fascia di fronte a Darmian: è alto il suo livello atletico, un po’ meno quello tecnico. 

Weah (21’ st) 5,5 

Ha mezz’ora a disposizione ma non la sfrutta. Qualche scatto e poco altro. 

Vlahovic 5 

Troppo nervoso, sente questa partita sulla sua pelle. Comincia con un paio di falli, poi viene ammonito per proteste. Se la prende con Kostic per una punizione sbagliata e poco dopo anche col suo amico Weah. Ma il suo momento nero è il controllo sbagliato sulla palla-gol che gli viene servita da McKennie. 

Yildiz 5,5 

Montella è lì anche per lui, la motivazione dovrebbe essere doppia, ma la sua tecnica si affaccia raramente sul campo di San Siro. E’ giovane, per certe sfide forse ancora un po’ acerbo. Si farà. 

Chiesa (21’ st) 5,5 

Per cercare di riprendere la partita, la Juve ha bisogno dei suoi strappi. Ma l’ex viola, non al top della condizione, ci prova non con la solita insistenza.  


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Juventus

Allegri (all.) 6 

Diciotto tocchi interisti prima di incassare il gol dell’1-0. Non è un dato che può rallegrare Max: com’è possibile che, in un’azione che parte dall’area interista e arriva in quella bianconera, la Juve non trovi il tempo né il modo di intervenire? In ogni caso è la netta supremazia tecnica dell’Inter a stabilire la differenza anche in questa partita. 

Szczesny 7,5 

Impossibile qualunque intervento sull’autogol e nel primo tempo si vede solo con un gran volo per respingere un cross insidioso. Poi, nel secondo, ecco il fenomeno polacco. La parata clamorosa su Barella è soprattutto un atto coraggioso, con la respinta col corpo sulla botta dell’interista da tre metri. E poco dopo la deviazione su Arnautovic, questa è più di un rigore.  

Gatti 5 

Comincia bene, con un anticipo su Mkhitaryan, poi piano piano si perde. Non chiude su Dimarco e non riesce a piegarsi come dovrebbe sul colpo di testa di Thuram in occasione del gol interista, il suo autogol. 

Alex Sandro (44’ st) sv 

Non fa in tempo a farsi vedere.  

Bremer 6 

Miracoloso il suo intervento su Thuram: davanti a Szczesny gli porta via una vera palla-gol. Poco dopo però non si accorge dell’inserimento di Pavard in piena area di rigore nell’azione del gol. Toccherebbe a lui accorciare, invece si addormenta. Si riprende in altre fasi della gara. 

Danilo 6 

Prende un giallo che gli farà saltare la partita con l’Udinese ma che non lo condiziona. Nel finale cerca di spingere la Juve in avanti. 

Cambiaso 6 

Duello atletico, non solo tecnico, con Dimarco. Cerca di stargli alle costole, ma non sempre ci riesce. 

Miretti (44’ st) sv 

Pochi minuti per affacciarsi a San Siro. 

McKennie 6,5 

E’ la migliore risorsa della Juve. Quando i bianconeri ripartono è quasi sempre perché il texano si incarica di quelle volate. Poche, d’accordo, ma il suo migliore spunto (palla al piede in slalom fino all’area nerazzurra) viene vanificato dal pessimo controllo di Vlahovic. E’ una palla-gol. 

Alcaraz (45’ st) sv 

Giusto qualche minuto per il debutto in una serata sfortunata per la sua nuova squadra.  

Locatelli 6 

Ha il compito di raffreddare i bollenti spiriti dell’Inter. Quando recupera palla, rallenta la manovra giocando spesso indietro. Nella ripresa distribuisce il gioco, ma senza lampi. 


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