Italia in trasferta fissa: Berlino sarà svizzera

Al momento sono previsti già 20mila tifosi svizzeri all’Olympiastadion: sembrerà di giocare a Zurigo
Edmondo Pinna

INVIATO A ISERLOHN - L'immagine iconica del Mondiale del 2006 era un’Italia che sembrava di giocare ogni volta a Roma o a Milano, a Bari o Palermo, a Cagliari o a Bologna e Firenze. Migliaia di tifosi azzurri che riempivano gli stadi tedeschi ad ogni nostra partita, non c’era solo l’assedio del ritiro del Landhaus Milser Hotel di Duisburg. Buffon, all’inizio di questa spedizione, come capo delegazione aveva ancora negli occhi quelle immagini: «Nel 2006 avevamo la sensazione di giocare in casa e anche adesso sono convinto sarà così» aveva detto i primi giorni di ritiro a Iserlohn. Purtroppo, per ora è andata in maniera diversa. E le previsioni non sembrano essere incoraggianti.

Italia in trasferta fissa: a Berlino 20mila tifosi svizzeri

All’Olympiastadion di Berlino, sabato, al momento sono già previsti circa 20mila tifosi della Svizzera, che come Federazione ha una quota-biglietti di 6mila unità (la stessa riservata all’Italia). La vendita dei biglietti è praticamente appena cominciata, visto che solo lunedì scorso, al 98’ di Croazia-Italia, s’è ufficializzato l’accoppiamento degli ottavi. Dati ufficiali non ce ne sono. Ma le prime stime portano in quella direzione. Rischiamo di giocare a Zurigo. O a... Bargen, il comune più settentrionale della Svizzera, a pochi chilometri dal confine nord con la Germania. Sicuramente, la vicinanza può essere un fattore, anche se da Zurigo a Berlino ci sono quasi 900 chilometri. E sicuramente non è la popolazione residente in Germania di origine svizzera (come successo, invece, nei match con Albania e Croazia), visto che al 2023 erano poco più che 50mila.


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Italia, clamoroso divario di tifosi: i dati

L’Italia ha giocato praticamente quasi sempre in trasferta. Clamoroso il divario all’esordio a Dortmund contro l’Albania, che ha potuto contare su quasi 35mila tifosi (il Signal Iduna Park aveva una capienza di 60mila posti). E se con la Spagna è andata leggermente meglio (meno netto lo squilibrio, comunque sempre a favore degli spagnoli), con la Veltins Arena di Gelsenkirchen ammutolita più dalla prova degli azzurri che dalla sfida sugli spalti, alla Red Bull Arena di Lipsia la differenza è stata netta. I dati della Uefa sui biglietti venduti può dare il senso: non essendo nominativi, il sistema prevede solo la “dichiarazione di tifo” al momento dell’acquisto, ma abbiamo visto (anche nelle partite precedenti) molti tifosi avversari nei settori riservati agli italiani. Ebbene, a Lipsia c’erano 15mila tifosi croati contro meno di 4mila tifosi azzurri, almeno quelli “dichiarati”. Una differenza enorme.

Euro 2024, problema bagarinaggio

Visto il fenomeno così evidente, si è parlato anche di un possibile sistema di “re-sellers” in merito ai biglietti, che pure dovrebbe essere protetto dal sistema Uefa. I biglietti (con tanto di QR Code) vengono inviati direttamente da Nyon sull’app ufficiale sul telefonino dell’utente che ha comprato il biglietto (per registrarsi bisogna fornire anche dati sensibili), così da evitare il “bagarinaggio”. Eppure prima di Spagna-Italia, giravano offerte a 800 euro e voci di bagarinaggio, evidentemente un sistema è stato trovato per aggirare le restrizioni. L’unica speranza è che sabato, a Berlino, il cielo - e non solo - sia azzurro.


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INVIATO A ISERLOHN - L'immagine iconica del Mondiale del 2006 era un’Italia che sembrava di giocare ogni volta a Roma o a Milano, a Bari o Palermo, a Cagliari o a Bologna e Firenze. Migliaia di tifosi azzurri che riempivano gli stadi tedeschi ad ogni nostra partita, non c’era solo l’assedio del ritiro del Landhaus Milser Hotel di Duisburg. Buffon, all’inizio di questa spedizione, come capo delegazione aveva ancora negli occhi quelle immagini: «Nel 2006 avevamo la sensazione di giocare in casa e anche adesso sono convinto sarà così» aveva detto i primi giorni di ritiro a Iserlohn. Purtroppo, per ora è andata in maniera diversa. E le previsioni non sembrano essere incoraggianti.

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All’Olympiastadion di Berlino, sabato, al momento sono già previsti circa 20mila tifosi della Svizzera, che come Federazione ha una quota-biglietti di 6mila unità (la stessa riservata all’Italia). La vendita dei biglietti è praticamente appena cominciata, visto che solo lunedì scorso, al 98’ di Croazia-Italia, s’è ufficializzato l’accoppiamento degli ottavi. Dati ufficiali non ce ne sono. Ma le prime stime portano in quella direzione. Rischiamo di giocare a Zurigo. O a... Bargen, il comune più settentrionale della Svizzera, a pochi chilometri dal confine nord con la Germania. Sicuramente, la vicinanza può essere un fattore, anche se da Zurigo a Berlino ci sono quasi 900 chilometri. E sicuramente non è la popolazione residente in Germania di origine svizzera (come successo, invece, nei match con Albania e Croazia), visto che al 2023 erano poco più che 50mila.


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