L'attacco
Alla terza e decisiva partita del girone, Spalletti ha scelto Retegui: voleva sfruttarne l’irruenza, la predisposizione al pressing e al combattimento. L’oriundo argentino ha fatto la guerra con la difesa della Croazia, è andato anche vicino a concretizzare. Tre opportunità tra il ventesimo e il trentesimo del primo tempo, è stato murato due volte da Pongracic, ha guadagnato angoli, non è riuscito a segnare, tenendo il campo sino alla fine, perché Spalletti ha inserito Scamacca e cercato il pareggio con il doppio numero 9 negli ultimi caotici minuti. Di fronte alla Svizzera, è ovvio, bisognerà sceglierne uno. Il centravanti dell’Atalanta resta largamente in vantaggio. Veniva da due partite di fila con Albania e Spagna in cinque giorni e il ct ha scelto di farlo partire in panchina contro la Croazia. Normale turnover, ma la scelta è stata fatta e difficilmente verrà messa in discussione.
Doppia fase
Lucio chiede di più a Gianluca. L’esplosività e il suo fisico pesante lo portano verso naturali pause. Quando si accende e va in progressione, ha bisogno di respirare. Entra ed esce dalla partita. Non è semplice trovare continuità nei 90 minuti. Per il ct dovrebbe eliminare o limare la tendenza alla pigrizia. Ne parlava in conferenza dopo la partita con l’Albania: all’Italia serve il lavoro degli attaccanti anche in fase di non possesso. Oppure lo scatto in profondità per dettare il passaggio. Se vai cinque volte dietro la linea difensiva arretrata, forse ti arriva un pallone. Se ci provi quindici volte, magari riesci a giocarne cinque. Aumenta la pericolosità della squadra. Per quel tipo di lavoro servono energie, freschezza, intensità. Non semplice a questo punto della stagione. Un centravanti in grado di segnare fa la differenza. Il gol prima di tutto. Dentro la valutazione complessiva di un allenatore entra anche altro. Occorre un bagaglio completo. Scamacca ieri si è ripresentato con una doppietta nella partitella di allenamento con i baby del Borussia Dortmund. Ha due giorni di tempo per strappare la conferma e staccare il biglietto da titolare all’Olympiastadion di Berlino.