Roma, dal mercato al vivaio fino a Dybala: tutte le strategie di Ghisolfi

Il diesse vuole creare un nuovo modello puntando molto sul settore giovanile e pescando talenti da valorizzare. E dal mercato può arrivare un’altra ala
Roberto Maida

ROMA - Attenzione alta al settore giovanile, equilibrio tra competitività e costi, ricostruzione di un patrimonio calciatori. Saranno questi tre princìpi a ispirare il lavoro del nuovo direttore sportivo della Roma, Florent Ghisolfi. Ovviamente non significa voler trascurare il presente perché la mission affidatagli dalla famiglia Friedkin è il ritorno in Champions League dopo sei stagioni di invidia per chi vi partecipa. Ma significa una sterzata rispetto alla politica societaria che, nonostante investimenti enormi soprattutto sui salari, non ha prodotto il risultato sperato.

Roma, i motivi dell'investimento su Le Fée

La proprietà intende riavvicinarsi ai concetti della prima estate di Mourinho, quando venne acquistato un centravanti emergente per 40 milioni: Abraham. Così si spiega l’operazione Le Fée, pagato 23 milioni al Rennes: nelle aspettative di Ghisolfi, che lo conosce dai tempi del Lorient, è un centrocampista che migliorerà la Roma nell’immediato e in futuro magari si rivelerà un campione richiesto sul mercato.

Roma, pianificati altri cinque acquisti

Ghisolfi, che capisce già abbastanza l’italiano ma per il momento si esprime in francese o in inglese, conta di portare a Trigoria altri cinque acquisti dopo Le Fée, il portiere Ryan e il terzino Sangaré (2007) che ieri ha giocato titolare la prima amichevole. I ruoli ancora da coprire sono abbastanza chiari: due terzini, due esterni alti e un centravanti. E’ evidente però che in caso di cessione di Abraham o di altri calciatori, la quota ingressi crescerà. Della nuova Roma insomma abbiamo visto poco e niente, a un mese esatto dall'inizio del campionato.


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Roma, occasione Soulè

Quanto alla ricerca, non dobbiamo stupirci se nei radar entreranno giocatori che occupano lo stesso ruolo ma hanno caratteristiche diverse: per esempio, perché la Roma ha approcciato sia Chiesa sia Soulé? Perché alla necessità di un'ala capace di attaccare la profondità, come l'azzurro, può abbinarsi l'occasione di acquistare un talento del 2003 può essere inglobato a prezzi ragionevoli grazie allo stipendio "basso".

Roma, Dybala non preoccupa

Dybala, ieri in campo per un tempo e poi volato in fretta in Argentina per sposarsi, non è un tema in casa Roma. Anche se la clausola da 12 milioni scade il 30 luglio, Ghisolfi non si attende brutte sorprese: se alle sue spalle potranno crescere Baldanzi e magari Soulé, che sono due mancini, è solo perché Paulo potrebbe giocare diverse partite come falso nove. E' uno degli esperimenti che stuzzicano De Rossi. Neppure il contratto in scadenza preoccupa perché Dybala avrà il rinnovo automatico al raggiungimento del 50% delle presenze stagionali.

Roma, investimenti sul vivaio e sulla squadra femminile

Pillole strategiche finali. Per rinforzare il vivaio, nel quale è tornato al timone Alberto De Rossi, è stato assunto un nuovo capo scout: si chiama Roberto Trapani e arriva dal Monza. Ma anche Bruno Conti rimarrà al suo posto, occupandosi di scandagliare il territorio per scovare baby calciatori sotto ai 14 anni di età. L’ultimo ramo di interesse, non per importanza, è la squadra femminile. Anche su quel fronte la Roma implementerà gli investimenti, che possono abbellire la casella ricavi senza incidere sui conti del fair play finanziario perché incentivati dall’Uefa. E ieri a proposito è stato ufficializzato il prestito di Giulia Dragoni, la promettente giocatrice del Barcellona.


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ROMA - Attenzione alta al settore giovanile, equilibrio tra competitività e costi, ricostruzione di un patrimonio calciatori. Saranno questi tre princìpi a ispirare il lavoro del nuovo direttore sportivo della Roma, Florent Ghisolfi. Ovviamente non significa voler trascurare il presente perché la mission affidatagli dalla famiglia Friedkin è il ritorno in Champions League dopo sei stagioni di invidia per chi vi partecipa. Ma significa una sterzata rispetto alla politica societaria che, nonostante investimenti enormi soprattutto sui salari, non ha prodotto il risultato sperato.

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La proprietà intende riavvicinarsi ai concetti della prima estate di Mourinho, quando venne acquistato un centravanti emergente per 40 milioni: Abraham. Così si spiega l’operazione Le Fée, pagato 23 milioni al Rennes: nelle aspettative di Ghisolfi, che lo conosce dai tempi del Lorient, è un centrocampista che migliorerà la Roma nell’immediato e in futuro magari si rivelerà un campione richiesto sul mercato.

Roma, pianificati altri cinque acquisti

Ghisolfi, che capisce già abbastanza l’italiano ma per il momento si esprime in francese o in inglese, conta di portare a Trigoria altri cinque acquisti dopo Le Fée, il portiere Ryan e il terzino Sangaré (2007) che ieri ha giocato titolare la prima amichevole. I ruoli ancora da coprire sono abbastanza chiari: due terzini, due esterni alti e un centravanti. E’ evidente però che in caso di cessione di Abraham o di altri calciatori, la quota ingressi crescerà. Della nuova Roma insomma abbiamo visto poco e niente, a un mese esatto dall'inizio del campionato.


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