Victor Osimhen ha rifiutato il trasferimento in Saudi League. Per il momento è andata così: il Napoli ha ricevuto un'offerta per il cartellino di Osi dall'Al-Ahli, uno dei club del Pif, Public Investment Fund, il fondo sovrano dell'Arabia Saudita, compresa tra i 70 e gli 80 milioni di euro, ma Osi ha ringraziato e declinato. In attesa che si sblocchi qualcosa in Europa, e più nella fattispecie a Parigi: il giocatore ha da tempo l'accordo con il Psg, rintanato però da luglio in un silenzio che è un po' strategia e un po' rigidità. Un mutismo divenuto assordante dopo che De Laurentiis ha rifiutato la maxi proposta da 210 milioni di euro per il pacchetto completo comprensivo di Victor e dell'incedibile Kvaratskhelia e soprattutto ha legittimamente stigmatizzato in pubblico il blitz provato dai francesi direttamente con Kvara - sotto contratto con il club azzurro fino al 2027 -, offrendogli un contratto da capogiro da 11 milioni a stagione. Per altro nel bel mezzo della trattativa di rinnovo con Adl. Osimhen, insomma, attende ancora l'Europa, più che altro la Francia: un potenziale traguardo che potrà essere percorribile fino a venerdì, giorno del gong del mercato. Piazza affari d'Arabia, invece, chiuderà il 6 settembre: c'è un po' di tempo in più, eventualmente. Si vedrà.
Osimhen all'ultima curva
Fatto sta che la questione di Osi è arrivata - stancamente - all'ultima curva dell'ultima settimana: non c'è ancora una soluzione, almeno a ieri, nonostante il ds Manna abbia provato a mettere in piedi un'operazione congiunta con il Chelsea, Osimhen-Lukaku. Niente da fare: Victor ha sempre rifiutato l'ipotesi di andare in prestito. Poi, però, c'è stato anche un tentativo parte seconda: affari slegati, paralleli, ma Osi ha continuato a rifiutare. I Blues, tra l'altro, hanno anche inaugurato una politica salariale decisamente meno sfarzosa: tradotto, è stato instituito un salary cap che si scontra nettamente con i parametri d'ingaggio di Victor, uomo da una decina di milioni a stagione fino al 2026 (dopo il rinnovo con il Napoli). L'Arsenal, invece, è stato uno scenario più gradito, ma la storia dopo una serie di approcci non è decollata. Anche se Arteta, il tecnico dei Gunners, ha riaperto una finestra evidenziando la necessità di prendere un attaccante.
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