Koopmeiners, c’è una novità: cosa può succedere oggi con l’Atalanta

Oggi il calciatore dovrebbe tornare ad allenarsi in gruppo. Motta lo aspetta e lo considera  il centrocampista ideale del suo gioco
Koopmeiners, c’è una novità: cosa può succedere oggi con l’Atalanta© EPA
Andrea Losapio

Chi si attendeva novità è rimasto deluso, per l'ennesima volta. Perché la situazione che ritrae Teun Koopmeiners assomiglia tanto a un'opera teatrale di Samuel Beckett, quell'Aspettando Godot che era stata utilizzata dall'avvocato Gianni Agnelli per dipingere Alessandro Del Piero dopo l'infortuno al crociato che lo tolse per diversi mesi dall'orbita Juventus. Parliamo del principio di millennio, mentre nel 2024 Koop nel raggio c'è, eccome, da fine febbraio. 

Koopmeiners, i primi contatti

Dai primi contatti per portarlo in bianconero, con la sua agenzia, Wasserman, quasi un ministero per come lavora e in quanti ci lavorano. L'agente di riferimento è però Bart Baving, arrivato a Bergamo qualche giorno prima della sfuriata di Gasperini che, di fatto, denunciava il problema. Dichiarazioni a orologeria, otto giorni prima della finale di Supercoppa Europea di Varsavia contro il Real Madrid. «È andata benissimo fino alla settimana scorsa, poi Koopmeiners ha deciso di andare alla Juventus con cui ha già un accordo. Si sente stressato e ha deciso di non allenarsi più con noi. Con questo atteggiamento non sei utile né alla tua squadra, inteso come i compagni, ma nemmeno alla società». Per capire la situazione nella sua interezza, bisogna fare un passo indietro a un anno prima, quando il 17 agosto era arrivata una proposta da parte del Napoli di 47 milioni di euro. L'Atalanta era indecisa sul da farsi, quasi traballante, mentre l'olandese avrebbe voluto giocare la Champions, con un ingaggio (molto) migliore, intorno ai 3,5 milioni. Lì i nerazzurri hanno optato per tenerlo, facendo una grande scelta considerata la vittoria dell'Europa League, migliorandone l'ingaggio. Aprendo però a una cessione un anno dopo in caso di offerta di alto livello per lo status del giocatore. 


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L'accordo

Forse nessuno poteva aspettarsi la serata di Dublino e il 3-0 al Bayer Leverkusen. Lì è cambiato qualcosa, mentre Koopmeiners voleva far valere il suo accordo fra gentiluomini dell'estate precedente. La Juventus, forte dell'accordo con il centrocampista, ha provato a recapitare offerte, senza però mai avere risposta positiva. L'ultima è da 52 milioni più 7 di bonus, molto vicina a quella che sarebbe l'ipotetica richiesta dell'Atalanta. In tutto questo Koop ha presentato nelle ultime settimane tre certificati medici - causa stress - per non allenarsi con la squadra. Oggi le cose dovrebbero cambiare: Teun è atteso a Zingonia per la seduta del gruppo e potrebbe partecipare alla seduta. Lo strappo in qualsiasi caso è evidente e a Bergamo c’è qualcuno che vorrebbe cercare di recuperare l'irrecuperabile, ben sapendo che le partite cancellano tutte le polemiche, come visto dopo il poker al Lecce. La Juventus da par suo aspetta il suo Godot, convinta che prima o poi ci sarà la curva e il rettilineo decisivo per raggiungere il traguardo. Anche perché lo stesso Koopmeiners non ha abdicato dalla sua idea di vestire il bianconero, tutt'altro, oltre ad auspicare una veloce risoluzione della faccenda. E ora mancano nove giorni, corti e lunghissimi insieme, per dare a Thiago Motta il centrocampista perfetto per la sua idea di calcio.


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Chi si attendeva novità è rimasto deluso, per l'ennesima volta. Perché la situazione che ritrae Teun Koopmeiners assomiglia tanto a un'opera teatrale di Samuel Beckett, quell'Aspettando Godot che era stata utilizzata dall'avvocato Gianni Agnelli per dipingere Alessandro Del Piero dopo l'infortuno al crociato che lo tolse per diversi mesi dall'orbita Juventus. Parliamo del principio di millennio, mentre nel 2024 Koop nel raggio c'è, eccome, da fine febbraio. 

Koopmeiners, i primi contatti

Dai primi contatti per portarlo in bianconero, con la sua agenzia, Wasserman, quasi un ministero per come lavora e in quanti ci lavorano. L'agente di riferimento è però Bart Baving, arrivato a Bergamo qualche giorno prima della sfuriata di Gasperini che, di fatto, denunciava il problema. Dichiarazioni a orologeria, otto giorni prima della finale di Supercoppa Europea di Varsavia contro il Real Madrid. «È andata benissimo fino alla settimana scorsa, poi Koopmeiners ha deciso di andare alla Juventus con cui ha già un accordo. Si sente stressato e ha deciso di non allenarsi più con noi. Con questo atteggiamento non sei utile né alla tua squadra, inteso come i compagni, ma nemmeno alla società». Per capire la situazione nella sua interezza, bisogna fare un passo indietro a un anno prima, quando il 17 agosto era arrivata una proposta da parte del Napoli di 47 milioni di euro. L'Atalanta era indecisa sul da farsi, quasi traballante, mentre l'olandese avrebbe voluto giocare la Champions, con un ingaggio (molto) migliore, intorno ai 3,5 milioni. Lì i nerazzurri hanno optato per tenerlo, facendo una grande scelta considerata la vittoria dell'Europa League, migliorandone l'ingaggio. Aprendo però a una cessione un anno dopo in caso di offerta di alto livello per lo status del giocatore. 


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