BOLOGNA - Una trattativa a oltranza, forse neanche il Bologna poteva aspettarsi che il Velez Sarsfield gli mettesse tutti questi ostacoli lungo la strada che conduce a Santiago Castro, classe 2004. Sarà perché il club argentino non ha ora come ora necessità economiche per l’avvenuta cessione di un altro suo gioiello, fatto sta che per gran parte del martedì i dirigenti argentini hanno fatto orecchie da mercante di fronte alle continue chiamate del Bologna. Come era successo lunedì notte, anche ieri notte sono continuati i contatti. In attesa di capire come finirà, il punto è questo: in caso di mancata intesa, tutto sta a vedere quella che sarà la scelta di Joey Saputo. Se il presidente pagherà la clausola di nove milioni (più tasse), Castro arriverà subito in Italia, se non la pagherà ecco che Sartori e Di Vaio ci riproveranno per Talles Magno oppure si dovranno buttare su un terzo attaccante, immaginiamo quelli già trattati in passato. E a quel punto su Castro eventualmente il Bologna potrà tornare a fare un pensierino in estate.
Bologna-Velez, un filo diretto continuo
Dalle 11 in Argentina, le 15 in Italia, tra Casteldebole e i dirigenti del Velez Sarsfield le videochiamate sono state molto numerose nel tentativo di trovare la quadratura del cerchio per quanto riguarda Castro, che Sartori e Di Vaio stanno seguendo da un paio di mesi. Non solo, fate conto che contemporaneamente i responsabili dell’area tecnica rossoblù siano stati in filo diretto anche con gli agenti del giovane calciatore e con gli intermediari, con la speranza di poter convincere il club argentino ad accettare le loro proposte economiche anche attraverso le pressioni fatte dallo stesso Castro, ormai fortemente deciso a lasciare il Velez e a saltare anche il Pre-Olimpico con l’Under 23 di Javier Mascherano pur di sbarcare in Italia il prima possibile. Va sottolineato come a lungo quelli del Velez abbiano fatto orecchie da mercante respingendo via via le offerte del Bologna, non tanto per i numeri, attenzione, ma per la durata del pagamento. Non a caso quegli stessi dirigenti avevano fatto sapere nelle ore passate che non sarebbero stati disposti assolutamente ad accettare che l’ultima rata fosse versata nel 2026. Come potete immaginare, con il passare delle ore lo stato maggiore rossoblù ha fatto di tutto e di più per stringere i tempi, modificando di volta in volta termini e scadenze dell’operazione, ma come era accaduto ai tempi dell’acquisto di Nicolas Dominguez con la stessa società ecco che l’amministratore delegato Claudio Fenucci è come se avesse dovuto sbattere continuamente contro un muro e una frase. Sì, anche una frase, questa: se volete Castro subito a questo punto dovete pagare la clausola, perché alle vostre condizioni non ve lo daremo. E questa solfa è andata avanti per tutta la serata, con la fibrillazione che aumentava sempre di più, essendo diventati i tempi molto stretti.
Bologna, Amian a certe condizioni
No, ieri il Bologna non ha avuto il tempo di poter seguire anche la trattativa legata a Kevin Amian dello Spezia, classe ‘98, che può essere impiegato sia da esterno che da centrale, in pratica l’ultima telefonata tra Sartori ed Eduardo Macia, responsabile dell’area tecnica del club ligure, c’è stata nella tarda serata di lunedì. Sottolineato come il difensore francese abbia già detto sì con gioia a Thiago Motta, suo allenatore proprio nello Spezia, su di lui ci sarebbero anche il Palermo e il Girona, due squadre che appartengono alla Holding del City Group, e questo fa pensare che quelli del Bologna stiano trovando ancora una volta sulla loro strada Riccardo Bigon. Che, almeno a sentire alcune indiscrezioni provenienti da La Spezia, sarebbe disposto a far sottoscrivere un lungo e oneroso contratto ad Amian, avendo così la speranza di strapparlo al Bologna. In questo senso va rimarcato quanto segue: i capi rossoblù vogliono accontentare Thiago Motta, ma al di là di ciò non andranno oltre quella che è la loro offerta sia alla società che allo stesso calciatore.