Bologna-Velez, un filo diretto continuo
Dalle 11 in Argentina, le 15 in Italia, tra Casteldebole e i dirigenti del Velez Sarsfield le videochiamate sono state molto numerose nel tentativo di trovare la quadratura del cerchio per quanto riguarda Castro, che Sartori e Di Vaio stanno seguendo da un paio di mesi. Non solo, fate conto che contemporaneamente i responsabili dell’area tecnica rossoblù siano stati in filo diretto anche con gli agenti del giovane calciatore e con gli intermediari, con la speranza di poter convincere il club argentino ad accettare le loro proposte economiche anche attraverso le pressioni fatte dallo stesso Castro, ormai fortemente deciso a lasciare il Velez e a saltare anche il Pre-Olimpico con l’Under 23 di Javier Mascherano pur di sbarcare in Italia il prima possibile. Va sottolineato come a lungo quelli del Velez abbiano fatto orecchie da mercante respingendo via via le offerte del Bologna, non tanto per i numeri, attenzione, ma per la durata del pagamento. Non a caso quegli stessi dirigenti avevano fatto sapere nelle ore passate che non sarebbero stati disposti assolutamente ad accettare che l’ultima rata fosse versata nel 2026. Come potete immaginare, con il passare delle ore lo stato maggiore rossoblù ha fatto di tutto e di più per stringere i tempi, modificando di volta in volta termini e scadenze dell’operazione, ma come era accaduto ai tempi dell’acquisto di Nicolas Dominguez con la stessa società ecco che l’amministratore delegato Claudio Fenucci è come se avesse dovuto sbattere continuamente contro un muro e una frase. Sì, anche una frase, questa: se volete Castro subito a questo punto dovete pagare la clausola, perché alle vostre condizioni non ve lo daremo. E questa solfa è andata avanti per tutta la serata, con la fibrillazione che aumentava sempre di più, essendo diventati i tempi molto stretti.