BOLOGNA - Avanti con Sinisa Mihajlovic, sì: continuerà a essere lui l’allenatore del Bologna. Va sottolineato come questa decisione sia arrivata al termine di un lunedì infinito condito di valutazioni, numeri, riflessioni su quello che è stato, su quello che è e su quello che potrebbe essere tra Joey Saputo e il suo braccio operativo Claudio Fenucci (ai quali si è aggiunto nel tardo pomeriggio Giovanni Sartori) poi all’ora di cena il presidente, Fenucci, lo stesso Sartori e Marco Di Vaio hanno incontrato Sinisa, appena arrivato a Bologna da Roma. Il colloquio tra le parti si è protratto a lungo, con gli uomini del governo rossoblù che hanno evidenziato di nuovo al tecnico le loro ragioni prima di confermare questo matrimonio e con Sinisa che ha ribadito alla società la sua volontà di andare avanti, credendo in questa squadra ed essendo convinto di poter fare un campionato più importante di quello appena concluso con due o tre rinforzi in quei ruoli dove in questa annata il Bologna ha fatto fatica. Sartori e Di Vaio hanno preso atto, e da oggi cominceranno a lavorare in questo senso. Intanto ieri Fabio Bazzani, collaboratore di Mihajlovic, ha annunciato attraverso Instagram il suo addio al Bologna. «La mia esperienza termina qui, sono stati 6 mesi difficoltosi, formativi ed entusiasmanti. Grazie a Sinisa, allo staff e a tutto il Bfc.».
Bologna, la riunione Mihajlovic
Il giorno della verità non solo per quanto riguarda il futuro di Sinisa ma anche per quello del Bologna è cominciato di prima mattina, quando Saputo e il capo-azienda Fenucci si sono ritrovati a Casteldebole. Inutile nascondere come l’ultimo spezzone di campionato dei rossoblù e la malattia che di nuovo ha aggredito Sinisa abbiano cambiato per certi versi gli scenari, perché due mesi fa il presidente aveva già preso la sua decisione, non contento del comportamento della squadra e dell’area tecnica: nonostante l’anno di contratto scadenza 2023 a fine campionato il Bologna avrebbe salutato sia Mihajlovic che Riccardo Bigon. Ora, è vero che quando Saputo entra in un certo ordine di idee difficilmente cambia strada (almeno lo assicurano quelli che lo conoscono bene), ma da persona di buon senso ed equilibrata qual è da una parte ha preferito non rivisitare il suo pensiero sul responsabile dell’area tecnica (attenzione tuttavia, non perché lo ritenesse l’unico responsabile, questo va detto), ma su Sinisa ecco che ha voluto rimuginarci più a lungo, anche alla luce dell’affetto che ancora una volta i suoi calciatori gli hanno regalato. Certo, ieri mattina Saputo e Fenucci hanno battuto a lungo su questo tasto, e una volta che se lo sono messi alle spalle hanno cominciato a parlare anche di numeri, perché come potete immaginare l’eventuale distacco da Sinisa sarebbe stato pesante a livello economico, diciamo sui 5 milioni lordi.
Bologna, il futuro
Tralasciato almeno in parte l’aspetto umano (in parte e non del tutto, poi in fondo è difficile che il Bologna non lo possa prendere per niente in considerazione per quanto è stato e continua a essere intenso il rapporto tra le parti), come abbiamo detto sono state fatte anche alcune considerazioni sia sugli eventuali costi di una separazione che sulla conseguente assunzione di un altro allenatore. E qui è stato chiamato a esprimere la sua idea anche il nuovo responsabile dell’area tecnica Sartori, ieri pomeriggio a Firenze per ricevere un premio a Palazzo Vecchio (ha attraversato la cerimonia accanto al designatore arbitrale Gianluca Rocchi). Non solo, al di là della telefonata del mattino l’uomo che è stato scelto per prendere il posto di Bigon nel tardo pomeriggio è sbarcato a Casteldebole per parlare a quattr’occhi con Saputo, Fenucci e Di Vaio. In pratica, Sartori ha regalato su precisa richiesta sia del presidente che dell’amministratore delegato rossoblù il suo parere e non solo sulla posizione di Sinisa, ma avrebbe anche legittimamente sottolineato di benedire qualunque scelta fosse stata fatta, essendo l’ultimo arrivato in casa Bologna. L’incontro è durato un’oretta. Poi è cominciato quello con Mihajlovic, al quale ha preso parte anche Sartori. Come dire: il domani del Bologna è cominciato ieri sera attorno alle 23.