Da Saliamonas a Statuto: tutti gli uomini del presidente

Dal dg statunitense al tecnico ex calciatore di Roma e Udinese: nello staff la fedeltà prima di tutto
di Tullio Calzone
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ROMA - La squadra prima di tutto. Non solo quella che dovrà scendere in campo per difendere il titolo acquisito dal Fiuggi nella prossima Serie D. Tutti gli uomini del presidente Doino saranno guidati dalle stesse motivazioni e da un solo intento: andare oltre le competizioni domenicali e lasciare segni tangibili. E così, il Riano Athletic Center e la scuola calcio annessa saranno il core business del progetto che va strutturandosi attorno al Roma City Football Club. Non una semplice società calcistica, dunque, ma una grande opportunità per il territorio in cui far convergere potenziali talenti per valorizzarli e metterli a disposizione del movimento in una “cantera“ tutta da creare. «Se l’Italia per la seconda volta in pochi anni è fuori dai Mondiali, una ragione c’è. Non costruiamo più nulla. Bisogna tornare ai vivai», ribadisce Doino con rammarico.

Roma City FC, l'organigramma

Ma se l’obiettivo è chiaro, l’organizzazione sarà fondamentale e verrà curata nei dettagli. Nel calcio dei dilettanti con un approccio da professionisti, insomma. E, infatti, il Roma City FC avrà una struttura societaria collaudata, con figure operative nelle aziende create in Usa o professionisti italiani fidatissimi. A parte il fratello Rocco, vice presidente del club, il ruolo di DG sarà ricoperto da Peter Saliamonas, manager americano di origini lituane di straordinaria bravura pronto a confrontarsi col nostro calcio. La parte tecnica sarà affidata a due direttori sportivi, Emiliano Donninelli e Claudio Carelli, che padroneggiano la categoria. L’allenatore sarà Francesco Statuto (il vice Daniele Berretta altro ex Roma), amico strettissimo di Doino, che ha sposato il progetto. Come il legale del club, l’avvocato Paolo Maria Mini. «Vogliamo fare le cose per bene e divertirci. Provando a strutturare una società che duri nel tempo. Il professionismo? Lavoreremo per migliorare. Ma la bellezza, se vogliamo un po’ romantica, di questo tentativo di fare calcio è nel partire dalle fondamenta. Ovvero dalle strutture. Ecco perché la proprietà ha già investito in questa direzione», spiega Statuto, tecnico del City. La società si avvarrà della competenza del segretario generale Massimo Caldaroni e del club manager Marco Di Saverio. Il responsabile sanitario sarà il dottor Marco Palombo, il medico sociale Simone Moroni. Consulente preparatore atletico sarà il prof. Claudio Bordon. Scelto come sponsor tecnico la Evol, azienda italiana dell’abbigliamento sportivo. Mentre il logo del club sarà il Colosseo, immagine più nota dell’Italia nel mondo.

Le strutture

Oltre al campo per le gare ufficiali, si spera pronto per settembre, ci saranno altri 5 terreni di gioco per gli allenamenti, una piscina, una palestra con annesso un centro fisioterapico per il recupero degli atleti infortunati. Insomma, un quartier generale all’americana con regole comportamentali rigorose (non si fuma e niente chewing gum tra l’altro) e puntando su una stessa visione. Un aspetto identitario nel modo di intendere le cose di Doino. Non a caso il passato del centro sportivo vivrà. La proprietà ha voluto confermare il responsabile dell’impianto della vecchia gestione, Paolo Gentile, che da 26 anni lavora a Riano ed è felicissimo per la rinascita in atto: «Un sogno vero», ripete. Un gesto che va oltre un semplice rapporto di lavoro o la classica pacca sulla spalla. In Usa la chiamano integrazione soggettiva. Più semplicemente è un effetto del metodo Tonino: testa e cuore prima di tutto. Lui sa vincere solo così!


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