Italia, calcio sempre più a trazione internazionale

Non solo i grandi club: tutte le proprietà straniere nei nostri campionati, dallo Spezia americano fino all'ormai definito passato di mano del Palermo a City Group
di Tullio Calzone
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Il Paese più attrattivo del mondo non poteva non esserlo anche per il calcio. Le occasioni di investimento sono diventate una formidabile opportunità non solo per la crisi economica che ha reso tante società disponibili, alcune delle quali storiche e titolari di brand internazionali con pochi eguali eppure sotto dimensionate per fatturati. Inter, Milan, Atalanta, Bologna, Fiorentina e Roma in A sono state la porta d‘ingresso al nostro sistema, settore da sviluppare e perciò appetibile. In ogni categoria. E’ ormai definito, per esempio, il passaggio di mano del Palermo a City Group che fa capo alla Holding di Mansour, lo sceicco degli Emirati Arabi che ha nel mondo club come il Manchester City. Il closing è ok dopo che l’ex patron della Roma, James Pallotta, ha tentato un tardivo inserimento nella trattativa tra gli arabi e il presidente Mirri. In Serie B il sodalizio siciliano non sarà l’unico a trazione estera. Il Pisa del magnate di origini russe, ma con passaporto inglese e cittadinanza statunitense, Alexander Knaster ha già sfiorato la A nella finale persa contro il Monza. Con i toscani c’è la Spal di Joe Tacopina, l’avvocato italo-americano con trascorsi alla Roma e al Bologna, club quest’ultimo ceduto al canadese Joey Saputo per trasferirsi a Venezia e poi a Ferrara. Targato Usa è il sodalizio lagunare gestito da Duncan Leigh Niederauer, uno dei 12 magnati Usa del calcio tricolore con Kyle Krause del Parma e Robert Platek, patron dello Spezia. Ma anche in Terza Serie le proprietà estere non mancano. Alcune impensabili pochi anni fa. A fare compagnia all’indonesiano Robert Hartono patron ombra del Como, adesso in cadetteria, c’è il malesiano Tony Tiong che ha rilevato l’Ancona. Mentre il Cesena è marchiato Usa con Jrl Investments. Sono, invece, francesi sia il Padova con J4A Holding che il Siena di Ike Therry Zaengel. Spazio in C ce n’è per l’Australia con la famiglia Blasin alla Triestina, in via di riassetto, ed è tedesca con Stefan Lehmann la Pistoiese retrocessa in D. Dove è italo-americana la Nocerina di Giancarlo Natale. Il Catania da giorni è, invece, del siculo-australiano Ross Pelligra


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