Nel 1991, esordiva, al Tokyo Motor Show, la concept-Car HR-X. Nel 1992 è la volta della golf cart, quest'ultima dotata di cella a combustibile. Nel 1993 arriva la HR-X2, evoluzione della prima versione; e sempre nel 1993, viene approntato un prototipo di prova di una Mazda MX-5, anche questo con motore rotativo ad idrogeno. Dalla “teoria” ai fatti: è il 1995, quando la Mazda Capella Cargo è il primo veicolo a idrogeno ad essere provato sulle strade giapponesi. Nel 1997 debutta la Mazda Demio FC-EV, prototipo di utilitaria dotata di batteria con cella a combustibile; poi, anni dopo, è la volta della Mazda Premacy FC-EV, autovettura compatta dotata di batteria con cella al metanolo. Ma è nel 2003, probabilmente, che si accendono per davvero i riflettori sull’idrogeno targato Mazda, quando questa tecnologia, per la prima volta, viene accostata al concetto di sportività e piacere di guida: la RX-8 Hydrogen RE è il primo prototipo di RX-8 con motore rotativo alimentato a idrogeno. Nell’anno successivo, si tengono le prime prove su strada della versione a idrogeno con doppia tecnologia di alimentazione del carburante, che consente al veicolo di funzionare a benzina o a idrogeno, a scelta del guidatore. Nel 2005 è la volta della Premacy/Mazda5Hydrogen RE Ibrido, presentata al Motor Show di Tokyo: un concept ibrido di MAV, a motore anteriore e trazione anteriore, con motore rotativo a doppia alimentazione (idrogeno-benzina) affiancato da un motore elettrico, e l’idle stop.
Entrambi questi modelli - la RX-8 Hydrogen RE e la Premacy Hydrogen RE Hybrid - hanno avuto piena operatività sul mercato giapponese. Già nel 2006, infatti, Mazda Motor Corporation consegnava alcune RX-8 Hydrogen RE ai suoi primi due clienti aziendali, la Idemitsu Kosan Co. Ltd. di Tokyo e la Iwatani International Corporation di Osaka. Un primato: si tratta del primo ‘leasing’ al mondo di veicoli passeggeri con motore a combustione interna che utilizzano come carburante l’idrogeno e la benzina.
(Diego D'Andrea)