Pasquale Di Santillo, inviato a Detroit
Il prezzo del petrolio scende, il dollaro è tornato a primeggiare sull’euro e gli americani riprendono le abitudini di sempre: di corsa a salire sulle auto grandi per rimettere da parte le city car. Ed è questa una delle chiavi di interpretazione del primo Salone dell’auto della stagione, alla vigilia dell’apertura alla stampa del NAIAS 2015. Già, il quadro è chiaro. Archiviati gli spettacolari fuochi d’artificio dell’auto del futuro, ben definita al CES di Las Vegas qualche giorno fa, la battaglia sul prodotto dell’anno appena iniziato, si estenderà dal segmento premium a quello dei SUV dove, a darsi randellate, saranno al solito i grandi rivali tedeschi, BMW, Mercedes e Audi. Sfida che nel 2014 ha già regalato numeri importanti ad un mercato in grande espansione con 16.5 milioni di auto vendute (+6%).
A Detroit i giochi li aprirà Mercedes con una raffica di novità da far paura: dal nuovo GLE coupé, il primo suv sportivo in diretta concorrenza con la X6 dei cugini di Monaco, e poi CLA 450AMG, GLE 450 coupé AMG per finire alla CLA Shooting Brake destinata al mercato europeo. E sul versante SUV, la risposta di autentica qualità e innovazione arriva da AUDI con il nuovo Q7, più leggero e tecnologico, ibrido plug-in dai consumi incrdibilmente bassi. Grande attesa invece per la sorpresa Volkswagen che proprio da un nuovo super SUV vuole ripartire alla conquista dell’America dove ha venduto il 10% di auto in meno rispetto al 2013.
Da parte sua, BMW festeggia il recupero della leadership americana nel premium controsorpassando i cugini di Stoccarda che avevano trionfato nel 2013, e a Detroit si presentano con il restyling della Serie 6 in tutte le sue versioni (coupé, Gran Coupé, cabrio e M). Sul versante MINI, ecco, la John Cooper Works. Restando alla competizione americana, le 30.000 auto che dividono BMW da Mercedes non tolgono a crescita migliore di Stoccarda sul mercato mondiale con un +12,9% rispetto al +9,5% di Monaco e al +10,5% di Audi. Il quarto record di fila che la Stella ha realizzato anche grazie agli ottimi risultati in Cina (+29,1%) dove però AUDI ha costruito i fantastici numeri che l’hanno portato al secondo posto nel segmento premium mondiale dietro a BMW e appunto davanti a Mercedes. E gli altri? Ancora premium, fortissimamente premium: Infiniti il marchio di lusso Nissan, lancerà la Q60, la Lexus (Toyota) la GS F e la Honda la NSX (anche se negli States è identificata come Acura), la Volvo punta invece sulla Volvo S60 Cross Country.
Le nostre gioie, intese come italiane, saranno concentrale sulla versione definitiva dell’Alfa Romeo 4C Spider, probabilmente non troppo simile dal prototipo visto a Ginevra lo scorso marzo. La “scoperta” di Alfa è stata...preannunciato dal ritorno del marchio in America con l’arrivo delle prime 54 Alfa 4C per i dealer a stelle e strisce che litigheranno per averle. La stretta collaborazione con Ferrari e Maserati dovrebbe poter riaccendere il fascino e la passione per un marchio che oltreoceano ha sempre avuto un grande peso. Questo, si intende in attesa del rilancio complessivo, a partire dalla nuova berlina Giulia, attesa il prossimo 24 giugno in occasione del 115° compleanno del Biscione. Di certo la Spider peserà 155 chilogrammi in più della versione europea, causa regole americane. Tra qualche ora parlerà Sergio Marchionne a.d. di FCA, nonché presidente di Ferrari e chissà potrebbe essere il preludio per altre sorprese come quelle che sta preparando Ford con il restyling della Focus ST e forse della Fiesta RS, la versione mostruosa della Mustang Shelby GT 350R, oppure GM con la nuova versione dell’elettrica Chevrolet Volt e la Cadillac con il SUV Escalade e la berlina sportiva ATS Coupé e CTS-V coupe da 640 cv. Insomma, qui la crisi proprio non si respira come del resto confermano i record di vendite annunciati da molte Case. L’unica cosa immutabile, a Detroit, oltre ad una città sempre più decadente dopo il default è il gelo. Siamo a -15, tanto per gradire.