Che la Dakar sia una delle gare più pericolose del mondo lo sanno tutti. Ma alla morte non ci si abitua mai e il decesso del motociclista polacco Michal Hernik (KTM), di 39 anni, aggiunge l'ennesimo tragico tassello al Rally che dal 1979 ad oggi è costato oltre 70 vite umane tra piloti, spettatori e giornalisti.
Hernik proveniente da Cracovia e con alle spalle due anni di esperienza in Africa per allenarsi alla Dakar, è morto nel corso della terza tappa e il suo corpo è stato trovato al km 206 tra San Juan e Chilecito, a circa 1.200 km da Buenos Aires. Le cause dell'incidente non sono state appurate.
E' stata una tappa molto dura, quella tra San Quan e Chilecito e molto combattuta. Nella categoria moto ha tagliato il traguardo per primo l'austriaco Matthias Walkner (già tre volte campione mondiale di motocross), seguito a 40 secondi di distanza dal campione in carica Marc Coma e da Joan Barreda (nella foto), spagnolo della Honda vincitore del secondo stage e che grazie a questo terzo posto mantiene saldamente la leadership in classifica.
Nelle auto continua il testa a testa tra i piloti del team Mini ALL4Racing, con l'argentino Orlando Terranova, vincitore della prima tappa, che è tornato all'attacco e ha staccato sia il pilota Toyota Giniel de Villiers sia il compagno di squadra Al-Attiyah, vincitore del secondo stage). Migliorano, anche se lentamente, le performance dei piloti Peugeot , con Carlos Sainz a 20 minuti dal leader in classifica e Stephane Peterhansel ancora più indietro. Altro testa a testa nella categoria camion, con Airat Mardeev che è passato dal 6° posto del primo stage al 3° del secondo alla vittoria di ieri, mettendo in scena un'appassionante battaglia con Andrey Karginov, vincitore dell'edizione 2014. Mardeev ora guida la classifica generale con otto minuti di vantaggio su Karginov.