ROMA - Real Madrid, Atletico Madrid e Barcellona. La Real Sociedad in casa non fa prigionieri e, quando si ritrova davanti una big, si scrolla di dosso i timori di una classifica mediocre e veste i panni del top club. Moyes frena i sogni di gloria blaugrana che falliscono il sorpasso sul Real Madrid (sconfitto anche lui sul campo del Valencia) in vetta alla Liga e chiudono nel peggiore dei modi una settimana maledetta, cominciata con lo stop di un anno al mercato imposto dal Tas. Male i blaugrana (che assaggiano il terzo ko in Liga), malissimo Luis Enrique, protagonista in negativo della caduta blaugrana. Il tecnico del Barça lascia inizialmente in panchina cinque titolari, schierando una squadra sperimentale con un attacco affidato al baby fenomeno Minuir al fianco di Pedro e Suarez. Il parterre de rois in panchina è da brividi: Neymar, Messi, Pique, Rakitic, Dani Alves.
BARçA SUBITO SOTTO - Pronti, via e la squadra di casa passa in vantaggio. Prieto affonda per la prima volta sulla corsia di destra e al 2' mette in area un pallone sul quale di avventa la testa di Jordi Alba. Peccato che la deviazione del difensore blaugrana sia nella direzione sbagliata: Raul bravo non può far altro che vedere la sfera insaccarsi alle sue spalle. La gara di Luis Enrique è subito in salita. La reazione blaugrana è sterile, manca la fantasia di Messi e Neymar. Il pallone gira con troppa lentezza e le verticalizzazioni non portano mai pericoli all'attenta retroguardia di casa. Il fortino allestito da Moyes regge senza problemi allo sterile attacco del Barcellona. La Real Sociedad sfiora addirittura il raddoppio al 36' con Canales che impegna a terra Bravo. L'unico sussulto ospite è una punizione di Xavi alta di un soffio a metà tempo. Il resto è insipido possesso palla senza troppe idee. Male Suarez, che, male assistito, paga a caro prezzo la scarsa lucidità del proprio centrocampo. La revolucion di Luis Enrique con cinque titolari in panchina non paga e la sua squadra se ne va negli spogliatoi sotto di un gol e con l'umore a pezzi.
RIPRESA, ECCO MESSI - A correre in soccorso della causa catalana è Messi che nella ripresa viene fortunatamente chiamato in causa al posto dello spento Munir. Il forcing del Barcellona aumenta ma dalle parti di Rulli arrivano ancora pochi pericoli. Al 57' Luis Enrique si gioca anche la carta Neymar per il fantasma Pedro. Si ricompone in avanti il trio delle meraviglie 'MSN'. La Real Sociedad continua però a chiudere ogni spazio alle offensive avversarie, soprattutto sulle corsie esterne. Vista la difficoltà ad arrivare in area, il Barça si affida ai tiri da fuori di Iniesta e Xavi: buona l'intenzione, pessima la resa. Al 65' Messi e Neymar provano a dialogare in area della Sociedad ma la retroguardia di casa chiude in extremis. Ancora la Pulce un minuto dopo ha una buona chance su punizione: il suo tiro è alto. Lo sforzo blaugrana per agguantare il pari è ora al massimo livello e gli spazi per il contropiede della Real Sociedad diventano praterie. Gli uomini di Moyes però non ne approfittano e preferiscono contenere il più possibile l'avanzata ossessiva dell'undici avversario grazie anche ad un Inigo Martinez praticamente insuperabile. Il gol del pari che non arriva innervosisce Messi e compagni. Neymar si incaponisce in dribbling complicati che non riescono, Suarez sbuffa senza trovare mai spazio per scatenare il suo destro. La maledizione dell'Estadio Anoeta prosegue il suo incantesimo (il Barça in questo campo ha strappato solo un punto negli ultimi quattro campionati). Messi e Neymar si divorano il pari a pochi minuti dal termine. Al triplice fischio è festa grande per il pubblico di casa. La Real Sociedad contro le grandi si trasforma mentre per Luis Enrique - c'è da giurarlo - non sarà una settimana serena. Domenica prossima al Camp Nou arriva l'Atletico Madrid. Vietato fallire ancora.
REAL SOCIEDAD-BARCELLONA 1-0, CRONACA E TABELLINO
CLASSIFICA LIGA
BARçA SUBITO SOTTO - Pronti, via e la squadra di casa passa in vantaggio. Prieto affonda per la prima volta sulla corsia di destra e al 2' mette in area un pallone sul quale di avventa la testa di Jordi Alba. Peccato che la deviazione del difensore blaugrana sia nella direzione sbagliata: Raul bravo non può far altro che vedere la sfera insaccarsi alle sue spalle. La gara di Luis Enrique è subito in salita. La reazione blaugrana è sterile, manca la fantasia di Messi e Neymar. Il pallone gira con troppa lentezza e le verticalizzazioni non portano mai pericoli all'attenta retroguardia di casa. Il fortino allestito da Moyes regge senza problemi allo sterile attacco del Barcellona. La Real Sociedad sfiora addirittura il raddoppio al 36' con Canales che impegna a terra Bravo. L'unico sussulto ospite è una punizione di Xavi alta di un soffio a metà tempo. Il resto è insipido possesso palla senza troppe idee. Male Suarez, che, male assistito, paga a caro prezzo la scarsa lucidità del proprio centrocampo. La revolucion di Luis Enrique con cinque titolari in panchina non paga e la sua squadra se ne va negli spogliatoi sotto di un gol e con l'umore a pezzi.
RIPRESA, ECCO MESSI - A correre in soccorso della causa catalana è Messi che nella ripresa viene fortunatamente chiamato in causa al posto dello spento Munir. Il forcing del Barcellona aumenta ma dalle parti di Rulli arrivano ancora pochi pericoli. Al 57' Luis Enrique si gioca anche la carta Neymar per il fantasma Pedro. Si ricompone in avanti il trio delle meraviglie 'MSN'. La Real Sociedad continua però a chiudere ogni spazio alle offensive avversarie, soprattutto sulle corsie esterne. Vista la difficoltà ad arrivare in area, il Barça si affida ai tiri da fuori di Iniesta e Xavi: buona l'intenzione, pessima la resa. Al 65' Messi e Neymar provano a dialogare in area della Sociedad ma la retroguardia di casa chiude in extremis. Ancora la Pulce un minuto dopo ha una buona chance su punizione: il suo tiro è alto. Lo sforzo blaugrana per agguantare il pari è ora al massimo livello e gli spazi per il contropiede della Real Sociedad diventano praterie. Gli uomini di Moyes però non ne approfittano e preferiscono contenere il più possibile l'avanzata ossessiva dell'undici avversario grazie anche ad un Inigo Martinez praticamente insuperabile. Il gol del pari che non arriva innervosisce Messi e compagni. Neymar si incaponisce in dribbling complicati che non riescono, Suarez sbuffa senza trovare mai spazio per scatenare il suo destro. La maledizione dell'Estadio Anoeta prosegue il suo incantesimo (il Barça in questo campo ha strappato solo un punto negli ultimi quattro campionati). Messi e Neymar si divorano il pari a pochi minuti dal termine. Al triplice fischio è festa grande per il pubblico di casa. La Real Sociedad contro le grandi si trasforma mentre per Luis Enrique - c'è da giurarlo - non sarà una settimana serena. Domenica prossima al Camp Nou arriva l'Atletico Madrid. Vietato fallire ancora.
REAL SOCIEDAD-BARCELLONA 1-0, CRONACA E TABELLINO
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