Bergamo completa il reparto centrale con Bovo

La ventiseienne di Villafranca, dopo tante stagioni passate nelle serie inferiori, approda finalmente in A1. Sarà l'alternativa a Butigan e Stufi. Nell'ultima stagione ha giocato a Talmassons
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BERGAMO-Il Volley Bergamo il reparto dei centrali con Laura Bovo che affiancherà Božana Butigan e la nuova arrivata Federica Stufi.

LA CARRIERA- 

Originaria di Villafranca di Verona, 26 anni compiuti da pochi giorni, alta 190 centimetri, si presenta al Volley Bergamo 1991 al termine di una stagione in A2 a Talmassons (231 punti realizzati in 26 gare) conclusasi con la semifinale dei Play Off Promozione. La centrale veneta inizia il suo percorso in B1 con il Volley Castel d’Azzano nel 2015, due anni dopo debutta in A2 a Montecchio dove rimane per quattro stagioni. Nel 2021 si trasferisce a Talmassons, l’anno seguente a Bergamo per l’esordio nella massima serie.

LE PAROLE DI LAURA BOVO- 

« Bergamo è una tappa incredibile: essere qui ha dell’importanza… Ne sono onorata. Arrivo nel momento più esaltante della mia carriera, dopo aver disputato la semifinale nei play off promozione, un traguardo e una sfida che non mi erano mai capitati. Dopo tanti anni in B1, quando è arrivata la prima chiamata in serie A2 mi sono detta ‘sai che forse può diventare il mio lavoro?’: l’esordio in A2 con Montecchio è arrivato cinque anni fa e da quel momento mi sono impegnata solo a coltivare  la mia passione. Quell’esordio, insieme a Bergamo e Talmassons, sono le tappe più importanti ed esaltanti della mia carriera ».

 A quale punto pensi di essere arrivata nel percorso che porta alla completa maturità sportiva?

« Come mi dice sempre mio papà: ‘non sentirti mai arrivata’…Cerco di migliorare sempre, perché, nel momento in cui mi sentirò arrivata, da lì potrò solo tornare indietro. Quindi provo a crescere ancora. Penso di essere a un buon punto, ma ho ancora molta strada davanti. E Bergamo è un momento fondamentale. Ora mi interfaccio con una realtà nuova, la A1, ma ho scelto questo passo per confrontarmi con giocatrici più forti e vedere come reagisco e come cambio. Non sono più una ragazzina, è giusto che io prenda al volo questa palla e ci provi- Porto con me l’esperienza di quest’ultimo anno, in cui sono riuscita a capire quali possono essere veramente le mie possibilità e la consapevolezza di poter fare ancora meglio. Riparto da qui e da tutto quello che ho costruito quest’anno per migliorarlo ancora ».

 

 


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