Sara Bellia cerca il rilancio a Montecchio

La promettente schiacciatrice di Scorzè, dopo i due gravi infortuni subiti al al crociato dello stesso ginocchio, è pronta a riprendere il suo percorso sotto la guida di coach Bonafede
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MONTECCHIO MAGGIORE (VICENZA)- Linea verde ed atlete affamate di riscatto: l’Ipag Montecchio Maggiore conferma il mantra dominante della sua campagna acquisti, ingaggiando la schiacciatrice Sara Bellia. La classe 2004 originaria di Scorzè, piccolo paese in provincia di Venezia, possiede infatti tutti i requisiti che accomunano gran parte della rosa costruita dal club di Carla Burato. Ha un’irrefrenabile voglia di affermarsi, in barba agli infortuni che l’hanno colpita negli ultimi anni. Proprio dopo l’esperienza in terra messicana, la dea bendata decide di voltare le spalle a Bellia, che, tra dicembre 2021 e maggio 2022, patisce due infortuni al crociato dello stesso ginocchio. Non abbastanza per metterla ko e spegnere le sue ambizioni.

LA CARRIERA-

Giovane di prospettiva con un’ importante carriera a livello giovanile, audace e ricca di soddisfazioni. A soli 13 anni è partita alla volta della capitale, a caccia di esperienze formative e traguardi importanti con la Volleyrò Casal de Pazzi. Detto, fatto: con l’under 17 vince l’oro nelle finali nazionali. A cui si aggiungono due argenti ottenuti con la maglia azzurra. Il primo a Trieste, nell’Europeo under 16 del 2019, e il secondo in Messico, nel mondiale under 18 del 2021.

LE PAROLE DI SARA BELLIA-

«Ho sfruttato l’ultimo anno per fare riabilitazione, in A2, con il Club Italia. Sono tornata così ad allenarmi e a giocare e ora mi sento più forte e consapevole di prima».

Rinvigorita da questa nuova determinazione, la schiacciatrice veneta si accinge ad affrontare quella che lei stessa definisce  «la mia prima esperienza tra le big», la stagione a Montecchio.

«Spero di poter dare il mio contributo in questa rosa competitiva, visti i nomi delle atlete, sarà possibile toglierci più di qualche soddisfazione».

LE PAROLE DEL TECNICO ERALDO BUONAVITA-

«Cercherò di aiutarla a farle comprendere le sue potenzialità, in modo che possa sfruttarle al massimo. Questo può essere per lei un trampolino di lancio verso grandi traguardi. Le varie esperienze vissute con le Nazionali le consentiranno di fare bene nella nostra categoria».


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