ROMA- Linda Giugovaz, nata a Trieste, nel 2000, alta 183 cm., Schiacciatrice, è una nuova giocatrice dell’Acqua & Sapone Roma Volley Club.
Un’altra millennial di qualità, una giovane che ha già maturato esperienze in serie A2 con Caserta, nell’anno della promozione in serie A1, e Martignacco lo scorso anno.
Giocatrice con ottime capacità a muro, sente il bisogno di continuare a lavorare in ricezione dove crede di aver ancora margini di miglioramento, avendoci lavorato assiduamente solo dopo il cambio di ruolo.
LE PAROLE DI LINDA GIUGOVAZ-
« Un piacere grandissimo, Roma è per me una seconda casa, spero di poter fare bene e trovare un po’ di spazio, lo staff guidato da Luca Cristofani lo conosco ed è sicuramente quello giusto per fare bene. Barbara Rossi, il DS della Roma Volley Club, mi ha parlato del progetto e sebbene sia servito del tempo per finalizzare l’accordo, sono contenta di ritornare finalmente nella capitale ».
La triestina conosce già Roma e nel parlarne ci racconta di sé.
« Roma è stata la prima esperienza fuori casa, mi ha plasmato sia come esperienza di vita che come giocatrice. A Trieste siamo più freddi, quando ti abitui è bella la cordialità che ti circonda. Attualmente è concentrata sugli studi, ma nel tempo libero la lettura è comunque uno dei suoi hobby preferiti e Bukowsky uno dei suoi autori prediletti. Musicalmente ha gusti un po’ insoliti per una ventenne, ascolta i classici italiani. Del suo carattere, invece, ammette di dover smussare alcuni aspetti, a volte lo sguardo parla più delle parole, chiosa ».
Conclude parlando della squadra e degli appassionati di volley romani.
« Sono felice di ritrovare Gaia Guiducci, con cui ho giocato insieme, e le altre ragazze provenienti dal Volleyrò, le conosco e, oltre ad essere molto forti, sono anche simpatiche, abbiamo diverse affinità. Le ragazze più grandi non le conosco personalmente, ma sono certa che troveremo l’equilibrio di squadra molto presto, anche grazie alla loro esperienza e allo staff. Mi aspetto belle cose da questa stagione, tra queste, il tifo del pubblico romano, voglio risentire il calore della Capitale ».