CUNEO- Il roster Della bosca S.Bernardo Cuneo è quasi al completo. La società di via Bassignano, dopo aver annunciato tutte le giocatrici del reparto opposti (Van Hecke e Baldi) e centrali (Zambelli, Candi e Frigo), le bande Nizetich, Markovic e Rigdon oltre al libero Zannoni inserisce anche il secondo tassello al ‘palleggio’. A Cuneo ci sarà una regia del tutto italiana, anzi toscana: dopo la conferma dell’arrivo di Carlotta Cambi, ecco Beatrice Agrifoglio. Dalla stagione in Serie A2 con la Teodora Ravenna, per la palleggiatrice classe ‘94 si tratta di un ritorno alla massima serie, nuovamente al fianco di coach Pistola che per primo la lanciò nell’arena. La sua carriera pallavolistica si apre con la maglia della sua città natale, Sansepolcro. Appena sedicenne l’esperienza di Trevi (B1), sostenuta da coach Francesco Brighigna, lontana dalle mura domestiche. Due stagioni da protagonista ed il grande salto: a diciott’anni arrivano le sirene di Casalmaggiore e l’esordio in A1. Al fianco di giocatrici del calibro di Camera e Skorupa si ritaglia importanti spazi e centra la gioia dello scudetto, conquistato nella stagione 2014-15. Si riparte da Filottrano e dalla chiamata di Andrea Pistola che, a vent’anni, le affida la regia della Lardini Filottrano (A2), squadra che centrerà l’accesso ai playoff con la quarta piazza finale. Il suo cammino prosegue a Caserta (A2) e nuovamente Filottrano (A1) per poi giungere alla recente storia con Ravenna.
LE PAROLE DI BEATRICE AGRIFOGLIO- «Sono super contenta ed entusiasta per la chiamata di Cuneo. Con il gruppo ci sarà da divertirsi, molte giovani con innesti di esperienza, ed un coach esigente e preciso. Conosco bene Andrea (Pistola, ndr), il tassello più importante nella mia carriera dato che fu proprio lui a credere in me e lanciarmi titolare in A2 con Filottrano. Abbiamo vissuto una bella stagione, ricca di confronti e tanto lavoro: proprio quello che sono convinta di replicare a Cuneo. Non conosco la Città ed il palazzetto, ma tutti mi parlano bene di questa realtà e non vedo l’ora di viverla. Sempre a Filottrano, ho incontrato nei derby la Pesaro di Lise, Charlie e Yaz: giocare oggi al loro fianco è per me motivo di grande orgoglio».