VERONA-In uno scenario straordinario come l’Arena di Verona l’Italia stracolmo (9358 spettatori per un incasso di 298754,50) e ribollente di tifo, nell’esordio nel campionato Europeo, l'Italia supera in scioltezza la Romania, dimostrando di essere già in condizione per l’impegnativo percorso nel torneo continentale che due anni fa vide le azzurre primeggiare. Per questa prima partita Mazzanti sceglie Antropova nel sestetto base al posto di Egonu (in campo solo per un piccolo sprazzo nel primo set), probabilmente per testare l’inserimento della neo-italiana nel tessuto della nazionale. La ventenne nata in Islanda non ha deluso le attese regalando una prestazione che, sia pure con qualche pausa, è da considerarsi positiva. La prestazione collettiva di Orro e compagne è stata comunque sicura e convincente, al netto del valore non eccelso delle avversarie. Ne esce un 3-0 (25-19; 25-19; 25-15) che può essere un buon viatico per una manifestazione che sarà comunque lunga e difficile. L’importante era partire col piede giusto e le azzurre lo hanno fatto.
La prima formazione azzurra dell'Europeo vede in campo Orro in regia con Antropova in diagonale, Sylla e Pietrini schiacciatrici, Lubian e Danesi al centro, e Fersino libero. La Romania risponde con Axinte palleggiatrice, Inneh opposto, Budai-Ungureanu e Raisa schiacciatrici, Buterez e Virlan centrali e Albu libero.
Primo set con le azzurre subito avanti. Un ace di Lubian ci porta avanti 10-5, un muro di Danesi incrementa il vantaggio azzurro (13-7). L’Italia, sempre concentrata, ma la Romania non molla e si affida a Adelina Ungureanu, conoscenza del nostro campionato, per tentare di rimanere in scia alle nostre. L’ingresso di Egonu (doppio cambio di Mazzanti con Bosio in palleggio) non sortisce gli effetti dovuti e il punteggio si fa più equilibrato (19-15). Esaurita la rotazione tornano in campo Orro ed Antropova. Degradi fa il suo esordio in nazionale mettendo a segno subito un punto importante (21-15). In campo anche Squarcini. Il finale del parziale è tinto d’azzurro. Sylla mette a segno con un bel diagonale il punto decisivo che chiude il parziale (25-19).
Nel secondo set la Romania parte con maggior concentrazione e decisione tenendo testa alle azzurre nelle fasi iniziali (5-5). Due muri imperiosi (Danesi e Antropova) e un pallonetto di Sylla scavano il primo solco a nostro favore (9-5). Un ace di Antropova ci porta sul 13-7. Nwakalor segna il suo primo punto Europeo (14-7). In campo anche Bosio con l’Italia che fila via verso il 2-0. Degradi prende il posto di Pietrini e regala subito un servizio vincente allargando il divario a nostro favore (19-11). La Romania reagisce e accorcia le distanze grazie ad un muro e un ace (20-15). Finale con qualche patema per le ragazze di Mazzanti ma poi Degradi mette le cose a posto realizzando il punto decisivo con uno spettacolare colpo nei tre metri (25-19).
Degradi in campo nel sestetto iniziale del terzo set al posto di Sylla. Le romene ci sorprendono all’ inizio (3-5) ma una bomba di Lubian al servizio ci riporta in parità (5-5). L’Italia mette la freccia e torna avanti. Antropova dalla seconda linea ci porta su 7-5. Non è il gap decisivo (7-7). Qualche errore di troppo delle azzurre tiene in quota la Romania che torna avanti (9-10) grazie ad una bomba di Ungureanu. Degradi firma il nuovo vantaggio azzurro (11-10). Rientrano Nwakalor e Bosio ma il gioco dell’Italia in questa fase è meno incisivo rispetto ai primi due set. Un ace con l’aiuto del nastro di Degradi ci riporta avanti di due (14-12). Tre punti consecutivi di Nwakalor, due schiacciate e un imperioso muro, ci portano a +4 (17-13). Vola nelle fasi conclusive la nostra nazionale (20-14) poi (23-15) con un colpo di Antropova. Passerella anche per Omoruyi e Parrocchiale al posto di Degradi e Fersino. Un errore nel campo rumeno sancisce il 25-15 ed il largo 3-0 azzurro.
I PROTAGONISTI-
Davide Mazzanti (Allenatore Italia)- « Non è stata una partita semplice. Ci sono stati comunque molti spunti positivi. È mancata un po' di costanza perché alcuni tempi nelle nostre giocate in un Arena del genere non sono stati facili. Durante la partita non siamo stati bravi ad adattarci da questo punto di vista. È stata comunque una serata da ricordare. Ero già emozionato prima di arrivare all’Arena. Questa sera abbiamo giocato una pallavolo un po' lenta rispetto all’allenamento effettuato questa mattina. Non siamo riusciti a trovare le giuste intese e questo ci ha fatto rallentare il gioco. Questa settimana è stata molto dura perché è venuta a mancare mia zia che avrebbe dovuto essere qui. Oggi ci stava tutta la famiglia presente sugli spalti e quando li ho salutati all’inizio ho ceduto. In realtà anche ora che gli ho salutati. È stata un’emozione sull’emozione. Di questa serata ci teniamo strette le emozioni e la cornice di pubblico fantastica che ci ha sostenuto per tutta la gara ».
Ekaterina Antropova (Italia)- « Ho vissuto un mix di emozioni. Giocare all’Arena è incredibile a cui va aggiunto l’esordio in nazionale. Ho rotto subito il ghiaccio grazie all’aiuto e alla fiducia delle mie compagne, sono partita bene, si può sempre fare meglio ma sono felice della nostra partita. Tendo sempre valutare i miei errori piuttosto di quello che ho fatto bene ma il risultato mi conforta. Ho saputo oggi che sarei stata titolare, in questi giorni mi ero allenata da opposta e quindi tutto è andato bene. Aspettavo da tempo questo momento e devo ringraziare tutti per questa opportunità. Il ricordo più bello di questa serata ? l’entrata in campo e le note dell’inno nazionale ».
IL TABELLINO-
ITALIA-ROMANIA 3-0 (25-19, 25-19, 25-15)
ITALIA: Sylla 5, Lubian 9, Orro, Pietrini 2, Danesi 6, Antropova 13, Fersino (L). Bosio, Nwakalor 5, Egonu, Squarcini. N.e. Parrocchiale, Omoruyi. All. Mazzanti.
ROMANIA: Varlan 2, Axinte 1, Ungureanu 11, Raisa 2, Inneh 7, Buterez 6. Albu (L). Veres, Albu, Roman, Miclaus. N.e. Ariton, Radu, Matei, Zadorojnai. All. Narranjo Hernandez.
Arbitri: Marie Catherine Boulanger (BEL) e Michail Koutsoulas (GRE).
Durata set: 22’, 25’, 25' Tot : 72’
Spettatori: 9358 spettatori.
Italia: a 6, bs 12, m 4, et 24.
Romania: a 1, bs 14, m 3, et 30.