Monguzzi resta un punto fermo di Cantù

Il capitano ha raggiunto rapidamente l'accordo con il presidente Molteni per iniziare la sua sedicesima stagione con la Pool Libertas
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CANTU’ (CUNEO)- La stagione 2020-2021 per il Pool Libertas Cantù porta in dote molte novità, dalla collaborazione con il Vero Volley Monza al nuovo palazzetto per le partite. Una costante, invece, è il capitano. Per la stagione numero 16 consecutiva, Dario Monguzzi vestirà ancora la maglia canturina, sempre più giocatore-simbolo della compagine guidata dal Presidente Ambrogio Molteni.

LE PAROLE DI DARIO MONGUZZI-

« Come sempre, io e Ambrogio (il Presidente Molteni, ndr) abbiamo trovato l’accordo rapidamente, anche perché ci siamo trovati subito concordi sull’approccio da dare alla prossima stagione. Sono molto contento di continuare il mio percorso a Cantù: la prossima sarà il mio sedicesimo campionato consecutivo con questa maglia, e il primo nel quale non giocherò al Parini per i problemi legati ai lavori di ristrutturazione. Per me è motivo di orgoglio rimanere ed essere in questa società da così tanti anni. Credo di non aver mai preso in considerazione l’ipotesi di spostarmi da Cantù perché mi sono sempre trovato estremamente bene sia dal punto di vista societario che con lo staff tecnico e medico. Questa è una realtà che ha cambiato sempre molto poco: in questi 16 anni ho avuto solo quattro allenatori compreso il prossimo, Matteo Battocchio. Questo ha significato la continuità del senso di famiglia che c’è sempre stato, e che sono sicuro che rimarrà senza stravolgere la società, dato che anche il Presidente è consapevole di questo nostro punto di forza ».

Che anno sarà per la tua squadra ?

« Sarà un anno pieno di novità con i cambi di sede necessari per gli allenamenti e le partite. Anche la squadra sarà rivoluzionata, perché gli elementi degli anni scorsi saranno pochi, anche se ci sarà il ritorno di Romolo Mariano, e sarà composta da elementi giovani e da qualche elemento con un po’ più di esperienza. Io spero che sia quanto più competitiva possibile: il mio obiettivo, personalmente, è quello di arrivare ai Play-Off. Quest’anno per un sacco di motivi le cose non sono andate per il verso giusto e, con il blocco del campionato a causa del Covid-19, non è stato possibile terminare la stagione. Quella passata è stata ricca di imprevisti, inconvenienti e infortuni: tanti dicono che dovrebbe essere una stagione da dimenticare, in realtà anche le cose brutte devono sempre insegnare qualche cosa, o comunque far capire dove non commettere gli stessi errori e come lavorare per non commetterli, per restare su una strada più giusta. Mi ha fatto molto piacere essere stato contattato immediatamente dal nuovo allenatore Matteo Battocchio, che colgo l’occasione di ringraziare: non conoscendolo direttamente, visto che ci siamo solamente incontrati un paio di volte nella stagione scorsa in occasione di due amichevoli, mi è stato detto che ha sempre avuto una buona impressione e una grande considerazione di me sia come persona che come giocatore. Mi fa molto piacere partire subito con questo approccio, sicuramente gratificante per me come persona e come giocatore, oltre che per lui come allenatore. Volevo ringraziare anche Luciano Cominetti che non sarà più il mio coach: con lui ho stretto anche un rapporto di amicizia, oltre che professionale. Ha sempre fatto un gran lavoro a Cantù, ha fatto crescere tanti giovani e ha sempre dato la mentalità giusta. Devo ringraziarlo anche dal punto di vista personale, perché mi ha sempre dato fiducia, mi ha sempre tenuto in considerazione e mi ha fatto sentire importante. Ed è la stessa cosa che ha fatto il nuovo allenatore, facendomi sentire la sua esigenza di darmi una mano: visto che sarò giocatore più anziano della squadra, cercherò di dare il mio apporto per far crescere i giovani sia dal punto di vista tecnico che caratteriale. Cercherò di spronare e di introdurre i nuovi alla mentalità più giusta possibile, visto che io credo molto nel senso di appartenenza: è importante che il giocatore si senta parte della squadra, che non si senta soltanto di passaggio in quel momento. Secondo me, cercando di creare questo senso di appartenenza, si riesce anche a trovare l’amalgama giusta nello spogliatoio, la voglia di allenarsi per perseguire un obiettivo comune, la voglia di migliorarsi e affrontare i momenti no che possono esserci. In un campionato ci possono essere le sconfitte e i periodi storti, ma l’importante è che lo spogliatoio resti compatto. Anche l’anno scorso, nonostante la classifica non ci desse ragione, il gruppo era molto unito, non si è lasciato sconfortare dai risultati sul campo, e questa è una cosa veramente difficile. L’unità nello spogliatoio è stata la cosa positiva della stagione appena finita, e che vorrei cercare di trasmettere anche l’anno prossimo. Sono sicuro che la mentalità sarà quella giusta: lavorare senza mai risparmiarsi per cercare di arrivare al risultato migliore possibile e toglierci delle soddisfazioni  ».

LE PAROLE DEL TECNICO MATTEO BATTOCCHIO-

« Sono molto contento sia per la squadra, perché la conferma di un giocatore del calibro di Dario è sicuramente fondamentale, sia per me, perché la sua presenza mi potrà essere di grandissimo aiuto. Una figura come la sua è importante perché incarna la vera figura del Capitano capace di indicare la rotta ai suoi compagni, e sono sicuro che le sue qualità umane aiuteranno tutti a crescere. A questo, Dario aggiunge una presenza sotto rete importante per il nostro gioco in entrambe le fasi: averlo dei nostri è indubbiamente un bel vantaggio. Avevo chiesto espressamente la sua conferma e sono quindi felicissimo che lui sia ancora un giocatore di Cantù. Avere un elemento come Dario in squadra sarà fondamentale in un campionato che si prospetta ancora più competitivo di quello passato, contrariamente a quanto qualcuno si potesse aspettare ».

 


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