Pallavolo, Ngapeth e Bruno attaccano Lucchetta

Post polemici su Instagram del francese e del brasiliano della DHL, curiosamente nei confronti del "modenese" Lucchetta, un campione del Mondo del 1990 che fece piangere il Brasile in semifinale
Leandro De Sanctis
2 min

Il giorno dopo la splendida sfida al vertice tra Lube e DHL, tengono banco le polemiche accese da alcuni giocatori della Dhl Modena dopo la vittoriosa trasferta di Civitanova che ha proiettato gli emiliani in testa alla classifica, alla pari con i marchigiani ma con un peggior quoziente punti.
Su Instagram lo schiacciatore francese Earvin Ngapeth ha postato una sua foto mentre fa il gesto con le dita riferendosi  a qualcuno che parla troppo. Accompagnano la foto le parole eloquenti riferite al suo bersaglio: «Tutto rispetto per Lube Fans, molto meno per Lucchetta#sciacqua». Sotto, nei commenti, gli dà manforte il palleggiatore brasiliano Bruninho: quello che lui ha vinto non giustifica quello che puoi dire! E lui non è mai stato un fenomeno. Con tutto il rispetto!».
Da cosa nasce l’attacco dei due giocatori della Dhl Modena? Pare da un post che Andrea Lucchetta (modenese d’adozione e a lungo bandiera della Panini) ha scritto prima della partita Modena-Latina, esprimendo un’opinione indiretta sull’incidente automobilistico (investite tre persone) che aveva visto protagonista il francese. Bruno invece, avrebbe avuto un battibecco a distanza in seguito ad una sua azione in palleggio, giudicata fallosa dall’arbitro Saltalippi. Decisione condivisa dal commentatore Andrea Lucchetta (che affianca Maurizio Colantoni nelle telecronache sulla Rai) Nell’azione successiva c’è il punto modenese e Ngapeth fa il gesto sopra descritto all’indirizzo di Lucchetta, come a dire: parla, parla, che i punti li facciamo noi. Una coda velenosa un po’ sopra le righe. Anche senza entrare nel merito, ed al riguardo sulle questioni tecniche ognuno ha il diritto di pensarla come vuole, non si può tacere un dato di fatto: Andrea Lucchetta è stato un fenomeno, ha vinto un Mondiale proprio a Rio de Janeiro (1990) salvando la palla decisiva nella finale contro Cuba. E proprio un suo primo tempo sancì la vittoria dell’Italia in semifinale e l’eliminazione del Brasile. Bruno chieda al babbo Bernardo, lui se lo ricorda sicuramente.


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