CROTONE – A una settimana dal titolo italiano vinto dall’Under 16, il Volleyrò Casal de’ Pazzi si conferma ai vertici della pallavolo giovanile conquistando il tricolore anche con la sua Under 18. La formazione di Luca Cristofani si è laureata campione d’Italia battendo 3-0 (25-14, 28-26, 25-19) Cislago nella finalissima di questa mattina, al termine di un percorso netto che l’ha vista vincere tutte e sei le partite previste dal calendario, senza concedere neppure un set alle avversarie. Se a livello collettivo gli sforzi delle ragazze sono stati ripagati dallo scudetto, a livello individuale vanno segnalati i riconoscimenti a Natasha Spinello come miglior palleggiatrice e a Sofia D’Odorico come miglior giocatrice della manifestazione. Per il Volleyrò si tratta del secondo titolo nazionale della stagione, il quarto in due anni, numeri che dicono tanto ma non tutto su quello che rappresenta in realtà il progetto Volleyrò.
«È sicuramente una vittoria che ci gratifica – spiega il patron del Volleyrò Andrea Scozzese – ma non sarebbe totalmente giusto riassumere i successi del progetto Volleyrò soltanto con gli scudetti. Vorrei fare i complimenti agli avversari che abbiamo incontrato durante le finali Under 16 e 18 e riconoscere i meriti che hanno avuto nel creare delle realtà molto valide. La nostra più grande vittoria è avere avuto, in questi otto anni di attività, sempre presenti tutte le nostre squadre alle Finali Nazionali e sempre ai primi posti della classifica. Un’altra grande vittoria è stata quella di aver creato un modello di sport che abbiamo sviluppato negli anni e che andrebbe guardato con attenzione anche da altre discipline che non siano la pallavolo. Il nostro progetto coinvolge 30.000 ragazze, di cui 10.000 tesserate. Le società che hanno aderito sono circa cinquanta e svogliamo attività in oltre cento scuole. Questi sono i numeri che mi piace sottolineare, più degli scudetti. Ogni anno le nostre atlete vengono selezionate dai Centri di Qualificazione, fanno parte delle rappresentative nazionali giovanili e raggiungono poi la Serie A. Il progetto Volleyrò non si ferma qui. Il nostro obiettivo è di aumentare la qualità del movimento. Spesso le società sono il limite più grande alla crescita delle giocatrici perché guardano soltanto il proprio orticello, senza attribuire la giusta attenzione alle ragazze e alle famiglie. Non apparteniamo a quelle realtà che pensano che, una volta che hanno vinto, debbano vincere sempre di più. La nostra soddisfazione è quella di alzare sempre più l’asticella. E questo sarebbe opportuno che venisse capito anche dai vertici della pallavolo nazionale. È impensabile che, con il movimento che abbiamo, le nostre nazionali non puntino all’oro olimpico nella pallavolo e nel beach. La mia speranza è che la Federazione capisca che occorre una rivisitazione nell’organizzazione dell’attività di base. È infatti lì che nascono i successi».