Ratchet & Clank: Rift Apart, un nuovo inizio della saga

Due Lombax, un robot e un collasso dimensionale
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Si ricomincia dal 2016 con Ratchet & Clank: Rift Apart, l’ultima grande esclusiva della nuova console PS5. Lo sviluppo, affidato al first party Insomniac Games, prosegue sulla scia dell’ottima esperienza con Marvel’s Spider-Man Miles Morales. Ci riferiamo, in particolare, alla gestione della tecnologia di rendering del ray tracing, una delle chicche delle console di nuova generazione. Al pari delle avventure di Miles Morales, la modalità performance RT lascia il segno, forse anche di più rispetto alle avventure del supereroe della Marvel.

L’attenzione per la grafica non è mai stata una prerogativa della serie, visto che tutto è sempre ruotato attorno alle meccaniche che alimentano il gameplay. Per carità, è il genere che ti chiama un determinato tipo di attenzione. La nuova generazione, però, ha tracciato la rotta verso un nuovo livello di immersione, dove un videogioco viene visto come la somma di tutti gli elementi al di la del suo genere. Seguendo questa nuova tendenza, oltre alla grafica, anche la storia e i personaggi acquisiscono un livello di profondità senza precedenti. Segno, questo, che nulla è immutabile.

La serie riprende gli eventi da dove ci eravamo lasciati nel 2016. Viene introdotto un nuovo personaggio, Rivet, una giovane Lombax che appartiene ad un’altra dimensione, una in cui il Dr. Nefarius regna incontrastato su tutto e tutti. Anche questa volta non mancheranno i viaggi tra i vari pianeti, con un caricamento istantaneo degli scenari di gioco. A livello di esperienza si assiste a un flusso continuo e senza interruzioni, merito, questo, del SSD presente sulla nuova PS5.

Nel continuum della saga questo è nuovo capitolo a tutti gli effetti. L’esperienza di 5 anni fa è servita solo come apripista per quest’ultima grande uscita della saga, pronta per quello che sarà il suo futuro.


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