The Surge 2, il ritorno del violento “action-rpg”

The Surge 2 il secondo capitolo del videogioco di ruolo sviluppato da Deck13 Interactive e pubblicato da Focus Home Interactive
The Surge 2, il ritorno del violento “action-rpg”
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A distanza di due anni dal primo episodio, Deck 13 e Focus Home, ci riprovano con The Surge 2. La formula è pressoché rimasta immutata con dei timidi elementi di “open-world”. Purtroppo la matematica insegna che, cambiando l’ordine degli addendi, il risultato non cambia. Una storia banale e una grafica leggermente migliorata rispetto al fratello maggiore, consumano la parte action e RPG, unici punti di forza di The Surge 2.

Games+  commenta così: "La logica di grinding, è la stessa del primo capitolo, con la variante delle quest secondarie. Il comparto narrativo presente diventa il più delle volte accessorio al gameplay finale. Le logiche RPG, lontane dalle complessità dei vari “souls-like”, sono a completa disposizione del comparto action, vero punto di forza del gioco. Le animazioni dei movimenti di attacco e gli smembramenti, deviano l’attenzione nei confronti del design grafico, leggermente migliorato rispetto al fratello maggiore di casa Deck 13. Speriamo in The Surge 3."

Il gioco sviluppato da Deck 13 e prodotto da Focus Home, intrattiene e diverte, nel suo complesso. Cavalcando l’onda dei “souls-like”, il gioco presenta una componente action ben realizzata che sorregge quella RPG, molto semplificata e funzionale. Lo scopo del gioco, come succedeva nei famosi “hack n’slash”, è esplorare nuove zone della mappa con l’unico intento di picchiare e smembrare parti del corpo dei nemici.

La location degli eventi di The Surge 2, a differenza dello stabilimento CREO del primo capitolo, è Jericho City. La città ormai è allo sbando, con squadre di soldati mercenari ultratecnologici e armati fino ai denti che dominano le vie dei quartieri. Toccherà a voi ripristinare la normalità e insegnare le buone maniere, utilizzando soprattutto metodi non proprio ortodossi.

L’uccisione, e in particolare, la recisione di parti del corpo dei nemici, è propedeutica alla costruzione di una propria build. In The Surge, infatti, il meccanismo di loot di armi e di equipaggiamento è legato a questa macabra logica. Si sceglie con la levetta analogica destra dove direzionare i colpi, a scelta tra braccia, gambe e testa, e si comincia a colpire fino a recidere. La parte smembrata fornirà un pezzo della build.

Il livello del personaggio, così come l’equipaggiamento si potenzieranno accedendo alle MedBay, sparse (e nascoste) nella mappa. Queste fungeranno anche da checkpoint, per cui se non le trovate rischierete di finire in una versione videoludica del “giorno della marmotta”, che in maniere fisiologica, costringe al tanto odiato quit. Speriamo in the Surge 3.


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