Prosegue il percorso con Federico Buffa Talks, la produzione originale Sky Sport condotta da Federico Buffa e Federico Ferri, direttore responsabile Sky Sport. Stasera, martedì 21 novembre, alle 19.30 e alle 22.45 in onda su Sky Sport Uno e in streaming su NOW (disponibile on demand), il nuovo e quarto episodio. Nel consueto viaggio attraverso la storia e le storie di sport, questa volta lo spazio del racconto è dedicato al ricordo di quei gregari che sono diventati campioni, dalla descrizione di campioni che rappresentano un punto di connessione tra generazioni, e dalle azioni di quei fenomeni dello sport che hanno scelto di battersi, di lottare, anche fuori dal campo, per un principio di giustizia universale e per un futuro migliore.
Ecco allora, che seguendo questa mappa di ricordi e vicende sportive, si parte da Giovanni Lodetti, centrocampista del Milan degli Anni '60, campione d'Europa con l'Italia, di cui Buffa ricorda in particolare il suo grande senso di ammirazione verso i grandi con cui aveva condiviso il cammino: “La descrizione di Cesare Maldini che dà Giovanni – racconta Buffa – è la descrizione di un uomo congruo alla sua epoca. Ti racconta i particolari di com'era, un personaggio molto carismatico e soprattutto decisivo per la partita più importante di quel Milan, cioè la Coppa dei Campioni del '63”.
Un esempio invece di quei campioni che non sono mai stati dietro le quinte ma sempre sotto la luce dei riflettori, e le cui gesta passano di generazione in generazione, è Michel Platini, visto di recente a Torino per la celebrazione dei 100 anni di proprietà della Juventus della famiglia Agnelli. “L'estetica di Platini – dice Buffa – è un'estetica che, secondo me, nell'era moderna è raggiunta soltanto da Zidane, che gioca con la sua maglia anni dopo. C'è proprio un'estetica quasi francese del gioco, un'eleganza naturale. Movimenti perfetti. Sono i due giocatori, secondo me, esteticamente più avanzati del calcio recente passato in Italia”.
Ci sono poi leggende dello sport per le quali essere campioni non prescinde dalla responsabilità verso il mondo che li circonda: per loro, essere stelle ed essere impegnati nella lotta per l’affermazione dei diritti universali, essere campioni e attivisti, è un fatto imprescindibile. Tra queste leggende spiccano due nomi, Kareem Abdul-Jabbar e Bill Russell. “Kareem – spiega Federico Ferri – sceglie la responsabilità, l'impegno molto presto, da molto giovane. Questa è una caratteristica che lo rende unico forse unico più con la visione di oggi che con quella di allora ma certamente è un ragazzo che decide di impegnarsi, che decide di lottare”. “Giustissimo – aggiunge Buffa. Praticamente il concetto è: io penso con la mia testa non mi interessa che il mondo mi guardi come giocatore di basket, io resto un uomo avanzato, istruito, che vuole migliorare e che pensa autonomamente. In questo è l'erede di Bill Russell. Bill Russell è quel tipo di uomo”.
Dall’attivismo delle stelle NBA all’impegno silenzioso di Peter Norman, sul podio con Tommie Smith e John Carlos ai Giochi di Messico '68, passando per l’incredibile storia delle sorelle siriane, Yusra e Sarah Mardini, fuggite dalla guerra e vive grazie alla loro abilità come nuotatrici. Un assist, quest’ultimo, legato alle donne di sport, che conduce all’ultimo grande personaggio, protagonista di questo episodio: Sara Simeoni. “Secondo me – dice Buffa – come Sara, nessuno mai. Se identifichi in lei lo sport italiano femminile, da lì in poi, è per il suo modo di stare al mondo. L'ironia. C'è un modo ironico di stare al mondo. Quando va indietro nella sua storia, racconta: “Io non sapevo se volevo fare salto in alto. Io non volevo fare la vita di mia madre, non volevo fare quella che si sposa a 21 anni, volevo provare a fare qualcosa di diverso”. La quarta puntata di “Federico Buffa Talks” andrà in onda come sempre in due parti: il primo episodio da martedì 21 novembre e il secondo episodio, con protagonista Paola Egonu, da martedì 28 novembre su Sky e in streaming su NOW. Federico Buffa Talks sarà introdotto da Massimo Oldani, splendida voce storica di Radio Capital.