Cirque du Soleil: Kurios - Cabinet of Curiosities

Fino al 29 aprile, il nuovo spettacolo del circo più famoso del mondo, è a Roma.
Cirque du Soleil: Kurios - Cabinet of Curiosities
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Ogni volta l'arrivo del Cirque du Soleil nel nostro Paese è un evento al quale è difficile resistere. Come ha confermato gli oltre 130mila biglietti venduti prima ancora che si aprissero le porte del Grand Chapiteau di Kurios - Cabinet of Curiosities. Uno spettacolo incredibile quello presentato da Show Bees e Vivo Concerti, che giustifica ogni superlativo si possa usare per la celebre compagnia canadese, che in questa occasione sarà in scena a Roma fino al 29 aprile, per poi spostarsi a Milano - dal 10 maggio al 25 giugno - prima di proseguire con la sua tournée europea.

Un tour che parte da lontano e che nasconde molti segreti, molti di più di quelli che si possono intuire ammirando la magia che questi incredibili artisti riescono a creare sul palco, e soprattutto sopra di esso, visto che numeri come quelli della Bicicletta aerea, del Mondo capovolto, dei "gemelli siamesi" e della Acro rete ampliano lo spazio rappresentativo fino alla sommità del tendone tanto quanto quello della nostra fantasia.

"Dobbiamo imparare a chiudere gli occhi e sognare" per scoprire l’incanto che si nasconde sotto la superficie della nostra realtà, come dice il Cercatore protagonista della storia messa in scena, convinto che esista un mondo nascosto e invisibile dove le idee più folli e i sogni più grandiosi ci attendono. Ma sarà bene che li teniate bene aperti per scoprire gli "universi paralleli" che si intrecciano sul palcoscenico realizzato dal regista Michel Laprise, composto di 160 pannelli indipendenti, ma volutamente uno dei più bassi della storia del Cirque per consentire una maggiore vicinanza con il pubblico.

Un susseguirsi di numeri, di racconti, di personaggi e di sorprese, una sfida continua alla gravità e alle aspettative del pubblico, che faranno bene a essere alte in questo "omaggio alla fantasia e alla curiosità" che alla fine vi farà sentire la mancanza di Klara e la sua gonna-antenna fatta di anelli hula-hoop (ispirata al Metropolis di Fritz Lang), degli immaginari Curiosistani o gli imperfetti e naive assistenti del Cercatore, Kurios Winch e Kurios Plunger. E, forse, di tornare a vederlo di nuovo, per cogliere ogni volta nuovi dettagli e vivere nuovi sogni.

 


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