In occasione del derby di Roma torna “Fedi”, il format originale di Dazn che racconta l’anima delle città, attraverso il calcio e la fede per i colori della propria squadra del cuore. Questa volta la protagonista è la città eterna, con le sue storiche squadre: la Lazio e la Roma - che si affronteranno domenica 19 marzo alle 18:00 all’Olimpico e in diretta live streaming in esclusiva su Dazn con il commento di Ricky Buscaglia e Riccardo Montolivo. Fede calcistica e tradizione si intrecciano in una narrazione che racconta, attraverso testimonianze speciali, emozioni e ricordi dei tifosi, cosa rappresentano queste due squadre e cosa sia la fede per la città di Roma e i suoi abitanti. Tra striscioni, bandiere e cori, la città e i tifosi della capitale creano un’atmosfera di calore ed energia, dove a raccontarsi sono i rappresentanti di entrambe le tifoserie. Non solo persone, ma anche luoghi segnati dal tifo, come il ristorante romanista Core de’ Roma e la pasticceria laziale Iacobini.
Per il giornalista Guy Chiappaventi il tifo è un elemento fondativo della città e il grande esempio sono le radio romane: un tam-tam continuo di chiacchiere, discussioni e litigi, ma come racconta l’editore Franco Nicolanti “Se tu ami una ragazza, ti stancheresti mai di parlare con lei?”. Conidi e Briga hanno scritto canzoni su questi sentimenti: il primo, cantore del romanismo moderno, autore dell’inno Mai sola mai, il secondo autore di Ciao papà, in cui ricorda quando da bambino andava allo stadio con il padre, nel loro rituale personale. Il tatuatore Disegnello narra la storia dietro lo storico striscione laziale degli anni ‘90 “C’mon Guys” ispirato dall’ex giocatore Paul John Gascoigne. Mentre lo scrittore Sandro Bonvissuto, cresciuto nella Roma di Falcao, racconta, la finale persa di Coppa dei Campioni nel 1984, il trauma della sua generazione: “Siamo dei reduci”.
I tifosi parlando anche del passaggio di consegna dello scudetto da una sponda all’altra del Tevere, è così che il giornalista ed ex radiocronista Riccardo Cucchi svela la genesi del suo lavoro “Il 12 maggio del ‘74 ero allo stadio in curva nord. Lazio - Foggia radio incollata alle orecchie, voce di Enrico Ameri, un pensiero mi ha attraversato: che bello sarebbe fare questo mestiere e un giorno poter gridare Lazio campione d'Italia. In quel momento non immaginavo naturalmente che alla fine avrei potuto fare quel mestiere e che addirittura poi mi sarebbe successo di decretare quel 14 maggio del 2000.”
E come in ogni racconto dedicato al tifo della città eterna si omaggia Totti, “Un uomo - dice Bonvissuto - che da solo vale la metà della storia della Roma”. Protagonista della finale di Coppa Italia del 26 maggio 2013, un coro della Nord canta, “26 maggio che giornataccia, volevi alzarla, l’hai presa in faccia”. Per la pasticcera Anna Rita Iacobini quel giorno i romanisti sono morti, uno spartiacque nella storia sportiva della città, “c’è il prima e il dopo quella data”.