Tremate, tremate, le streghe son tornate. E stavolta sono italiane al 100%. Merito del coraggio di Domenico Procacci e della sua Fandango e merito, soprattutto, di Netflix che ha deciso di puntare forte sulla terza serie tv italiana del suo pacchetto dopo Suburra e Baby. "Luna Nera", questo il titolo della serie mistery che approderà sulla piattaforma streaming all'inizio del 2020 è una saga che ripercorre la leggenda delle streghe utilizzando una duplice visione: quella storica e quella fantasy.
E' una serie teen nella quale figura un cast molto fresco con ben otto attori (fra protagonisti e comparse) alla prima prova in assoluto. Una sfida che le tre registe Francesca Comencini, Susanna Nicchiarelli e Paola Randi hanno accettato in un attimo, "il tempo di un viaggio in treno fino a Locarno", ci ha raccontato la Comencini nel corso della conferenza stampa organizzata a Cinecittà nella straordinaria cornice della sala Fellini.
Di cosa parla nel dettaglio "Luna Nera" è ancora un mistero, come la sua trama. Qualcosa però è emerso. Prima di tutto il periodo storico. Siamo nel 1600, in piena Inquisizione. Al centro della storia, c'è Ade (Fotaras), una levatrice di 16 anni accusata di stregoneria, che trova rifugio in una misteriosa comunità di donne al limitare del bosco. La ragazza dovrà scegliere fra l'amore impossibile per Pietro (Belli), figlio del capo dei Benandanti, e il proprio destino che potrebbe portarla a diventare una leader delle 'mistiche' compagne; senza dimenticare il potere della Chiesa e la minaccia dell'esercito dei 'Furiosi'. Le 16 settimane di riprese, terminate nella giornata di oggi, sono trascorse fra location suggestive. Le riprese sono state effettuate nella Tuscia e a Cinecittà, fra le tante da menzionate c'è il castello di Montecalvello appartenuto negli anni '60 a Balthus.
"La caccia alle streghe non è raccontata sui libri di storia ma tutti sanno di cosa si tratta", ha raccontato la Comencini. "E' la reazione di una comunità impaurita, aggressiva e odiante, che perseguita dei singoli o delle singole per quello che sono, in questo caso essere donne, e non per quello che hanno fatto. Mi sembra che i riferimenti con la realtà politica e sociale di oggi siano evidenti. E' importante avere un punto di vista femminile e forse anche un po' femminista".
Lungo le sei puntate della prima stagione si racconterà la persecuzione delle streghe, la strage incontrollata con roghi di piazza annessi. Ci sarà - eccome - la Chiesa con due personaggi molto importanti per la narrazione. Luna nera è stata girata basandosi su un libro che ancora non è stato pubblicato (arriverà nelle librerie il prossimo novembre). E' una novità assoluta per la tv italiana. "E' un progetto rivoluzionario e entusiasmante - aggiunge Paola Randi, reduce dal Nastro d'argento per Tito e gli alieni -. Ci sono state fra tutte noi, grandissima libertà e compartecipazione".
Ovviamente ci saranno scene di azione ed effetti speciali che, però non saranno esagerati. "Abbiamo voluto fare un terroso e realistico fantasy - sottolinea ancora Francesca Comencini -. Non c'è niente di più fantastico della realtà, soprattutto di quella di cui sono protagoniste le donne in momenti fondamentali come il venire al mondo o lasciarlo".
Domenico Procacci, uno dei produttori, ha evidenziato quanto le streghe siano un 'prodotto' italiano: "Molto spesso vediamo le grandi produzioni americane lavorare su storie che ci appartengono. Anche in Game of Thrones ho trovato dei rimandi alla cultura italiana. A volte si ha paura di confrontarsi su terreni come questi, Luna nera è anche un atto di coraggio", ha dichiarato Procacci, supportato da Felipe Tewes, Director of International Originals di Netflix: "Questa serie riflette appieno la nostra strategia produttiva. Trovare filmmaker di grande talento che trasmettano una forte passione nella loro visione non è così semplice. Quio abbiamo trovato una collaborazione totale. La storia vi piacerà".