Paolini, dal servizio agli angoli impossibili: così è rinata una stella del tennis

Con il successo su Emma Navarro, la toscana ha scitto una pagina del tennis italiano diventanto la prima azzurra di sempre a raggiungere la semifinale a Wimbledon
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Non aveva mai vinto un match sull'erba di Church Road, adesso è in semifinale a Wimbledon. Dopo aver riportato l'Italia del tennis femminile a disputare una finale Slam al Roland Garrros, dove ha perso la sfida per il titolo per mano di Iga Swiatek, Jasmine Paolini ha continuato a mettere in fila risultati di prestigio anche ai Championships diventando la prima tennista azzurra nella storia a spingersi così avanti nello Slam londinese e anche la prima giocatrice a raggiungere la finale del singolare femminile al Roland Garros e le semifinali di Wimbledon nel corso dello stesso anno da Serena Williams nel 2016. Un risultato eccezionale, che la toscana proverà a migliorare ulteriormente contro Donna Vekic per provare ad approdare in finale. 

Una stagione da incorniciare

La 28enne di Castelnuovo di Garfagnana ha impiegato appena 57 minuti per battere con un perentorio 6-2 6-1 Emma Navarro, che al turno precedente aveva eliminato la campionessa degli US Open, Coco Gauff. La numero uno azzurra, che comunque andrà il torneo è già certa di ritoccare il suo best ranking salendo al numero 5 della classifica WTA a una sola posizione dal numero 4 raggiunto da Francesca Schiavone, ha messo in mostra l'ennesima grande prestazione di una stagione davvero incredibile. Finale a Parigi, semifinale a Londra e campionessa 1000 in singolo e in doppio: sono risultati che arrivano dopo tutto il duro lavoro svolto al fianco di coach Renzo Furlan, una delle chiavi del successo di Jasmine. Una carriera sbocciata relativamente tardi, che ora è decollata, perché dopo il trionfo nel WTA 1000 di Dubai, Paolini non si è più fermata.

Le chiavi del successo: i motivi

"Sono così felice di essere in semifinale che non co cosa dire. Da piccola questo torneo lo seguivo sempre alla tv. Ricordo un sacco di finali di Federer, ero una tifosa sfegatata di Roger e non me ne perdevo una. Cerco sempre di ricordarmi dove sono, non devo dimenticare mai che queste cose le ho sognate, e anche se adesso sembrano normali… normali non lo sono proprio. E questo è importante. Ma è ancora lunga e sinceramente cerco solo di concentrarmi sul prossimo match". Un sorriso che conquista e tutta la felicità di una ragazza semplice, che ha saputo aspettare il suo momento per splendere. Parla così Jasmine Paolini dopo la vittoria su Emma Navarro, ricordando da dove è partita ma con la testa già a quello che verrà. Una crescita iniziata quattro anni fa grazie alla collaborazione con Renzo Furlan, che aveva affiancato anche Francesca Schiavone in finale al Roland Garros. Al fianco del coach veneto, Jasmine ha aggiunto tanti aspetti fondamentali nel suo gioco che sono diventati decisivi. Il servizio è diventato un'arma fondamentale per fare la differenza nel circuito, nonostante ci sia ancora tanto lavoro da fare sulla seconda, molto spesso aggredibile. Il dritto è sempre stato il colpo in più di Paolini, che giocando anche il doppio in coppia con Sara Errani ha aggiunto al suo bagaglio tecnico la capacità di venire a prendersi il punto a rete e di trovare angoli impossibili da qualsiasi posizione. La Race, ovvero la classifica che tiene conto solamente dei risultati della stagione in corso, vede al momento l'azzurra in quarta posizione in piena corsa per le Finals. Ma sognare di salire ancora si può


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