Sinner, chi è Panichi: romanista, il legame con De Rossi e quel gesto con Djokovic

Il nuovo preparatore atletico di Jannik è romano e grande tifoso dei giallorossi: giocava a calcio nello stesso club dell'allenatore della Roma. Leggi i dettagli
Valerio Minutiello
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L’anno scorso a novembre Marco Panichi era al fianco di Djokovic, quando ha trionfato proprio contro Sinner nelle Finals a Torino. Nole poi ha interrotto la sua collaborazione con il preparatore atletico romano e con il coach Ivanisevic. Panichi era sempre al fianco del serbo, come si può vedere da questo video dell'allenamento prima della finale contro Jannik. Alla fine di una seduta intensa si sono portati tutti al centro del campo e si sono salutati con il pugno, per sottolineare l'importanza di un team affiatato. Quest'anno Panichi tornerà a Torino al fianco di Sinner e proverà ad aiutarlo a vincere le Finals. Il preparatore atletico sostituirà Umberto Ferrara già dai prossimi tornei in Cina. "Sinner è un grandissimo atleta, fisicamente lo paragono a Nole", diceva in un'intervista a Sky Sport durante gli ultimi Internazionali d'Italia.

Chi è Panichi, romano e romanista

Panichi è romano e romanista. Classe 1964, ha iniziato con il calcio, giocando nell’Ostiamare, lo stesso club in cui ha tirato i primi calci al pallone Daniele De Rossi. Poi è passato all’atletica, dove è stato campione italiano di salto in lungo per due volte. A tennis non ci ha mai giocato, ma vanta un'esperienza trentennale e ha lavorato con diversi italiani: Fabio Fognini, Simone Bolelli, Francesca Schiavone e Roberta Vinci. Ha studiato negli Stati Uniti e si è laureato in “Sport Coaching e Psicologia nello sport” presso la NSU University, in Florida.

Il messaggio commovente di Djokovic

Con Djokovic ha collaborato in due momenti diversi, e sono rimasti in buoni rapporti. Gli dava indicazioni in italiano, tanto Nole parla benissimo la nostra lingua. Al momento di interrompere la sua collaborazione, Djokovic gli ha dedicato un lungo e commovente messaggio. "Grande Marco, che anni incredibili di collaborazione abbiamo avuto. Abbiamo raggiunto la vetta, vinto titoli, battuto record. Ma soprattutto ho apprezzato i nostri giorni più "ordinari" di allenamento dentro e fuori la palestra. Ore interminabili di "carciofini" e risate che mi hanno fatto sentire super motivato a prepararmi per il successo. Grazie Romanista (come ti chiama Goran Ivanisevic) per tutta l'energia, lo sforzo e il tempo che hai investito per farmi diventare il miglior giocatore e la miglior persona possibile. Con affetto e ci vediamo presto a Roma".


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