Wada, perché il caos delle date? Sinner ha il diritto di saperlo

Caso Clostebol, Jannik è innocente, ma l'agenzia mondiale antidoping deve dire chiaramente quale sarà il termine preciso entro il quale presentare l'eventuale ricorso al Tas contro il tribunale indipendente che ha proclamato l'assoluta correttezza del n.1 del mondo
Xavier Jacobelli
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Non è la prima volta che, quando si ha a che fare con la Wada, si registrano troppi chiaroscuri (eufemismo), tempi variabili e/o avariati, piroette regolamentari, arrampicate verticali: chiedere lumi a Sara Errani e ad Alex Schwazer che, in materia, hanno vissuto esperienze molto dolorose.

Wada, caos date sul caso Sinner: la ricorstruzione

Cito testualmente la dettagliata, puntigliosa ricostruzione di queste ore, firmata dai colleghi Ercoli e Zucchelli sul corrieredellosport.it. "Mentre Jannik è in volo da New York per l'Italia dopo il trionfo agli Us Open, si diffonde la notizia (il primo a riportarla in Italia è il Corriere della Sera) secondo cui il caso Sinner-doping sarebbe ormai sepolto causa mancato ricorso della Wada. Non è esattamente così. Il 15 agosto, il tribunale indipendente "Sports Resolutions" si è espresso sulla positività al Clostebol, che ha coinvolto il numero 1 del mondo. La sentenza, di fatto l'intera questione, è stata poi resa pubblicamente nota il 19 agosto. Da quel momento è iniziato l'intrigo di date utili a definire i termini del ricorso al quale WADA (Agenzia internazionale antidoping) e NADO Italia hanno diritto, come indicato nel comunicato ufficiale dall'Agenzia Internazionale per l'Integrità del Tennis (ITIA). La WADA non si è pronunciata in merito alla nostra richiesta sulla scadenza e fa ufficialmente sapere: "La revisione di questo caso da parte della WADA è in corso (sulla base della documentazione precedente, ndr). Non è stata ancora presa alcuna decisione al riguardo". Inizialmente, molti avevano dedotto che il 9 settembre fosse il termine ultimo per il ricorso, basandosi sui 21 giorni a partire dal 19 agosto. Tuttavia, i tempi del ricorso sono chiaramente stabiliti nella sentenza, che afferma: "Questa decisione può essere appellata presso il Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS). L'articolo 13.8.1.1 del TADP (Tennis Anti-Doping programme) stabilisce che il termine per presentare un appello al CAS è di 21 giorni dalla data di ricezione della decisione finale". Ciò ha contribuito nel creare un'aura di incertezza, ma l'articolo in realtà specifica chiaramente: "Le parti aventi diritto, avranno 15 giorni dalla notifica del fascicolo per richiedere una copia completa del fascicolo che ha emesso la decisione". Successivamente: "La parte che ha fatto richiesta della documentazione completa, avrà 21 giorni dalla ricezione del fascicolo per presentare appello al TAS". Si entra ulteriormente nel dettaglio con l’articolo 13.8.1.3, che regola esclusivamente i termini di ricorso per la WADA. In questo caso, la scadenza è fissata alla data più lontana tra: (a) 21 giorni dall’ultimo giorno in cui qualsiasi altra parte avrebbe potuto presentare appello, oppure (b) 21 giorni dalla ricezione del fascicolo completo da parte della WADA. Per determinare il termine ultimo a disposizione della WADA, sarebbe necessario sapere quando è avvenuta la ricezione della documentazione completa e se altre parti lo hanno richiesto. Due informazioni che l'Agenzia Internazionale Antidoping a oggi non vuole comunicare, rendendo difficile la stima di una data certa".

Una spada di Damocle che Sinner non merita

Qui sta il punto: perché l'agenzia mondiale antidoping non dice chiaramente a che punto siamo? E perché soltanto ora fa sapere siano necessari "ulteriori approfondimenti", pur avendo già ricevuto la documentazione completa sul caso? Dove sta scritto che Sinner debba sottostare a questa spada di Damocle non si sa fino a quando, pur essendo stata proclamata la sua innocenza da un tribunale indipendente. Forse, per la Wada, troppo indipendente?


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