Sinner, un 2024 da campione

Leggi il commento sull'anno trionfale del campione azzurro, vincitore di due titoli del Grande Slam
Paolo de Laurentiis
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In Australia ha vinto giocando un tennis stellare: nessuno avrebbe potuto resistergli. Ieri a New York, otto mesi dopo il trionfo di Melbourne, Sinner ha vinto da vero numero uno del mondo. Viene in mente la filosofia di Velasco, una delle tante perle di saggezza applicate allo sport: «Si vince facendo meglio dell’avversario, non conta fare bene». Per alzare il secondo Slam dell’anno e della carriera, Sinner ha fatto proprio questo: si è tarato sui rivali più che su se stesso. Pochi, pochissimi colpi a effetto, tanta sostanza, un crescendo continuo soprattutto mentale, visto anche lo stress supplementare dovuto al caso-non caso doping. In un mondo - quello del tennis - che viaggia a ritmi folli, a fine stagione ha la meglio chi gestisce le energie residue. Djokovic, Alcaraz, Medvedev sono a casa da tempo, Sinner - senza le Olimpiadi sul groppone causa tonsillite - ha alzato il trofeo centellinando il suo talento e chiedendo il massimo al suo fisico solo quando necessario, dominando quasi per inerzia.

Illuminanti il secondo e il terzo set, vinti giocando di fatto a livello stratosferico “solo” i punti che servivano: tre quindici nel secondo sul 5-4 con Fritz al servizio, quattro game nel terzo quando si è trovato sotto 5-3 e l’americano, spinto anche dal pubblico, aveva ripreso coraggio arrivando a servire per il set. Sinner chiude il suo cammino negli Slam con due vittorie, la semifinale di Parigi, i quarti di Wimbledon. Un 2024 stellare, cominciato da 4 del mondo diventato 3 a metà febbraio, 2 ad aprile e 1 dal 10 giugno. Da tre mesi difende il primato nella classifica Atp giocando sempre da favorito, ancora di più questi Us Open che hanno perso troppo presto gli altri pretendenti al trono di Jannik. Con le Finals di Torino dietro l’angolo, la stagione non è finita. Sarà curioso vedere come si gestirà Sinner che ha vinto ieri la 55ª partita dell’anno sulle 60 totali, giocando qualcosa come 167 set. Ai comuni mortali serve una cura ricostituente solo per guardarli tutti dal divano. Ma il Sinner di oggi, a soli 23 anni, si muove come un veterano dosando acceleratore e freno a seconda delle circostanze e delle necessità. Come sanno fare soltanto i veri numeri 1.


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