Quando torna in campo Sinner: le partite dopo il trionfo agli Us Open

I prossimi appuntamenti del tennista azzurro dopo il grande risultato nello Slam americano
Ronald Giammò
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Dopo aver messo al sicuro la qualificazione per le ATP Finals di novembre un mese fa, torneo in cui con molta probabilità festeggerà anche il titolo di numero uno di fine stagione, il finale di stagione di Jannik Sinner riserverà ancora sfide interessanti cui guardare con curiosità e record da continuare a inseguire con la famelica flemma dimostrata sino ad ora. Abbastanza i punti da difendere: 2.180, eredità della finale giocata l'anno scorso a Torino, dei due titoli ATP500 vinti a Vienna e Pechino nel giro di un mese e dei due ottavi di finale dove invece si è arrestata la sua corsa nei due Masters1000 di Shanghai e Parigi.

Le prossime sfide di Sinner

Il numero uno del mondo dopo aver smaltito le fatiche americane prenderà la via dell'Asia a caccia di punti preziosi con cui blindare definitivamente il suo status. Lo swing indoor proseguirà poi con il ritorno in Europa. Scontata la presenza nell'ultimo "Mille" di Bercy, mentre ad ora è ancora prematuro proiettarsi su un'eventuale presenza all'Erste Bank Open viennese di fine ottobre. Anche perché due settimane più tardi inizieranno le ATP Finals, appuntamento cui Sinner l'anno scorso si presentò in forma scintillante, reduce da un crescendo di risultati suggellati la settimana successiva al trionfo in Coppa Davis di Malaga.

Quel record

Uno scenario identico (ci si augura) a quello che si ripeterà tra meno di due mesi. Se non per una differenza. Ovvero, che Sinner quest'anno arriva da grande favorito all’evento, complice l'incerta condizione con cui sono alle prese i suoi rivali e le fatiche cui saranno chiamati - Djokovic in primis, al momento fuori dagli otto finalisti - se vorranno prender parte all'ultimo atto del 2024. C'è poi un altro record da inseguire. Con un bilancio di 53 vittorie e sole 5 sconfitte in stagione, la percentuale di successi dell'altoatesino è al momento del 91%. Un dato che, se confermato, vidimerebbe una stagione superlativa permettendogli di eguagliare quanto fatto negli ultimi venti anni da tre soli giocatori. Proprio loro, sempre loro: i Big3.


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