Sinner e il caso doping, Kyrgios torna all'attacco con parole di fuoco

Il tennista australiano rincara la dose dopo le prime critiche rumorose a Jannik: "Che significa 'Vietata in ogni momento'?"
Sinner e il caso doping, Kyrgios torna all'attacco con parole di fuoco
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Nick Kyrgios non si tira indietro su Sinner. Era stato uno dei giocatori ad attaccarlo in modo più pesante. Le sue parole pesanti avevano lasciato un po' perplessi. L'australiano è tornato sull'argomento e ci è andato giù ancora più pesante: “Penso di sostenere ogni parola - ha rincarato la dose Kyrgios durante un programma su Espn - . Tutto ciò che scrivo sui social media lo devo difendere. Ho visto molti amici passare attraverso il doping ed essere sospesi. Abbiamo visto giocatori come Halep e tutti gli altri, e sembra che ogni volta che una di queste viene fuori, c’è sempre un processo diverso per differenti giocatori. Non c’è nulla contro Sinner a livello personale. So quanto questo sia importante. Sinner è uno dei più grandi tennisti che abbiamo in questo momento… e quanto sarà importante per i prossimi 15 anni. Non nego nulla di quello che ho detto. Non ho nulla contro di lui personalmente. Se pensi a Jenson Brooksby… giocatori a cui è stata tolta la carriera in un anno… e qualcuno come Sinner ha fatto a modo suo. Penso che abbia avuto condizioni migliori. Non credo che sia uguale per il resto del circuito e non è giusto”.

Kyrgios attacca Sinner

“È giusto sottolineare che ci sono circostanze diverse per tutti questi incidenti - prova a ribattere in studio il conduttore difendendo Sinner -. È difficile mettere insieme tutti i test positivi, secondo me... Penso che sia importante il contesto... non ha migliorato le sue prestazioni aveva un miliardesimo di grammo di quella sostanza... che proveniva da uno spray... guarda, non lo ha aiutato a vincere una partita”. Una linea difensiva che Kyrgios rigetta in pieno: “A ogni fisioterapista che lavora per un giocatore, così come a ogni giocatore viene inviata ogni anno una lista di sostanze proibite. A pagina 5 c’è scritto “Vietato in ogni momento”. Se c'è un chiarimento, dobbiamo trovare una definizione di cosa significhi 'Vietato in ogni momento'... Sono abbastanza sicuro che ciò significhi che, a prescindere dalla quantità o dalla presenza, significa che si è positivi al test. Credo che ci sia una zona grigia nel significato di “vietato in ogni momento”. Il motivo per cui la sua squadra trasporta una sostanza vietata che, come sappiamo, non è assolutamente necessaria in questo sport è un'altra questione. Persone come Alcaraz sono state interpellate e sono rimaste neutrali al riguardo. Ma allo stesso tempo ci sono molte cose che penso e dettagli che ci sono stati detti”.

Kyrgios: "Voglio condizioni uguali per tutti"

C'è la sensazione che ci sia disparità di trattamento tra i giocatori secondo Kyrgios: “È per questo che si combatte. Ecco perché questi giocatori si sono avvicinati ai social media con un po' di disagio, in un certo senso. Due giorni fa sono stato sottoposto a un test nei miei hotel. Ci sottoponiamo a controlli costanti. Questo è uno sport che ho praticato per tutta la vita. Voglio solo che le condizioni di gioco siano uguali per tutti. Ecco perché ero contrario alla presenza di allenatori nel box dei giocatori. Non tutti i giocatori hanno un allenatore. Non tutti i giocatori che si qualificano possono permettersi un allenatore. Se le condizioni di gioco non sono uguali per tutti, si perde un po' l'integrità di questo sport”. 


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