Binaghi cancella le critiche a Sinner: "Colleghi cretini e frustrati"

Il presidente della Fitp parla del caso doping che ha visto il numero uno al mondo protagonista e lo difende
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ROMA - "Le critiche dei colleghi a Sinner? Sono arrivate dai più cretini e i più frustrati, quelli che avevano più mezzi tecnici di Sinner a disposizione per diventare numero uno al mondo e che invece hanno fallito miseramente". Così il presidente della Fitp, Angelo Binaghi, sul caso della positività al clostebol dell'azzurro numero uno del mondo, già scagionato dall'International Tennis Integrity Agency. La notizia della sua assoluzione è stata commentata sui social molto duramente sia dall'australiano Kyrgios che dal canadese Shapovalov. "Essendo frustrati è normale che facciano dei commenti velenosi, sarebbe stata una cosa ben diversa sentirli da parte di Nadal, Djokovic, Medvedev. Gente di spessore umano differente", rimarca Binaghi.

Binaghi e il caso doping di Sinner

"L'altro ieri, il giorno prima della comunicazione ho saputo del caso", ha spiegato Binaghi. Che poi ha continuato: "Mi hanno evitato quattro mesi di ansia. Noi come federazione non abbiamo ricevuto niente di diverso da quello che è stato reso pubblico, ci ha avvisato solo il team di Sinner il giorno prima, nei rapporti di cortesia e di correttezza".


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