Sinner, decurtati 400 punti dal ranking Atp ma niente squalifica
I risultati di Sinner, il premio in denaro e i punti in classifica maturati al Masters 1000 di Indian Wells, dove il giocatore è risultato positivo al Clostebol in gara, vengono squalificati. Solo 400 punti decurtati in classifica per l'azzurro ma nessuna squalifica: nel Masters 1000 californiano, Sinner aveva raggiunto la semifinale dove era stato sconfitto dallo spagnolo Carlos Alcaraz.
Sinner, il ceo di Itia: "Condotta indagine approfondita"
Il ceo di Itia, Karen Moorhouse, ha affermato: "Prendiamo estremamente sul serio qualsiasi test positivo e applicheremo sempre i rigorosi processi stabiliti dalla Wada. L'Itia ha condotto un'indagine approfondita sulle circostanze che hanno portato ai test positivi, con cui Jannik Sinner e i suoi rappresentanti hanno collaborato pienamente. A seguito di tale indagine, l'ITIA ha accettato la spiegazione del giocatore in merito alla fonte del Clostebol e al fatto che la presenza della sostanza non era intenzionale. Ciò è stato accettato anche dal tribunale".
Sinner: "Periodo difficile e sfortunato alle spalle"
"Ora mi lascerò alle spalle questo periodo difficile e profondamente sfortunato. Continuerò a fare tutto il possibile per essere sicuro di continuare a rispettare il programma antidoping dell'Itia. Ho una squadra intorno a me che è meticolosa nella conformità", commenta il numero uno al mondo. L'avvocato di Jannik, Jamie Singer di Onside Law, sottolinea: "Le regole antidoping devono essere molto rigide per essere efficaci. Purtroppo la sfortunata conseguenza è che, occasionalmente, atleti del tutto innocenti vengono coinvolti. Non c'è dubbio che Jannik sia innocente in questo caso. L'Itia non ha contestato quel principio chiave. Tuttavia, in base alle regole di responsabilità oggettiva, Jannik è responsabile di tutto ciò che è nel suo sistema, anche quando ne è completamente all'oscuro, come in questo caso eccezionale".