Sinner vince a Cincinnati: dall'urlo liberatorio in semifinale all'abbraccio Cahill-Vagnozzi

I momenti più significativi del trionfo del numero uno al mondo a Cincinnati dopo un periodo complicato
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Il forfait ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 a causa di una tonsillite, poi l'eliminazione ai quarti di finale di Montreal e i dubbi sulle condizioni fisiche: in una sola settimana Jannik Sinner è riuscito a cancellare tutto, tornando a sorridere a Cincinnati. Il numero uno al mondo ha conquistato, al termine di una grande cavalcata durante la quale non sono certamente mancati i momenti complicati, il suo quinto titolo stagionale, il quindicesimo della carriera. Al Cincinnati Open l'altoatesino ha arricchito il bottino del 2024 dopo il trionfo agli Australian Open, a Rotterdam, a Miami e Halle battendo nella finalissima Frances Tiafoe con il punteggio di 7-6(4) 6-2. Un vero e proprio capolavoro quello compiuto da Jannik, che ha così blindato il numero uno della classifica mondiale fino all'Atp 500 di Pechino. Un successo importante per mettere partite nelle gambe e riprendere la fiducia necessaria per provare a sognare un secondo titolo Slam allo US Open, dove guiderà l'ordine delle teste di serie.

Sinner, le tappe del trionfo a Cincinnati

"Ovviamente ora fare miracoli nei prossimi cinque giorni non è possibile, quindi essere pronto per Cincinnati al 100% non penso sia ipotizzabile, ma penso di essere in grado di farlo per lo US Open, che è anche l'evento principale dello swing nordamericano, l’ultimo Slam dell’anno". Dopo la sconfitta subita nei quarti di finale di Montreal contro Andrey Rublev si era espresso così Sinner, che invece un miracolo è riuscito a compierlo dimostrando ancora una volta di avere la stoffa del fuoriclasse. Da vero e proprio numero uno al mondo, Jannik è riuscito a vincere nella settimana di Cincinnati anche le partite più dure aggrappandosi al suo tennis e a una mentalità vincente come poche. Lo dimostra l'urlo liberatorio al termine della semifinale vinta contro Alexander Zverev al tie-break del terzo set, di gran lunga la partita più complicata del torneo. Significativo anche l'abbraccio, al termine di quello stesso match, tra i coach Darren Cahill e Simone Vagnozzi che non hanno mai fatto mancare il proprio supporto al loro allievo. "Sono pronto a giocare gli US Open, spero di recuperare al meglio. È il nostro obiettivo principale per questa parte di stagione in Nord America, spero di poter mostrare del bel tennis a Flushing Meadows. Voglio ringraziare il mio team per esserci sempre al mio fianco, anche nei momenti difficili e ne abbiamo avuti un po' nell'ultimo periodo", ha detto dopo il successo in Ohio Sinner, che ora è pronto, con qualche consapevolezza in più, per volare a New York. 


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