Retroscena Sinner, la frase di Federer nel 2019: "Mi ha dato un consiglio fondamentale"

Il ricordo: "Mi scaldai con lui prima di un match: fu un'emozione unica. E mi disse una cosa che non dimenticherò mai"
Alessandro Nizegorodcew
4 min

«Diventare numero 1 è una cosa, restarci un’altra». Parola di Sinner. Il primo torneo da leader mondiale, comunque vada, non si scorda mai. Jannik è arrivato ad Halle e, al primo turno, se la vedrà con Tallon Griekspoor. L’azzurro ha disputato in carriera solamente 24 match (14 vinti e 10 persi) su erba e, seppur ormai a proprio agio sulla superficie (come testimonia la semifinale a Wimbledon 2023), non può ancora definirsi uno specialista. In Germania, in particolare, i prati sono ancor più rapidi e scivolosi che all’All England Club. Jannik è alla terza apparizione ad Halle: oltre ai quarti di finale dell’anno passato si era presentato al “Terra Wortman Open” anche nel lontano 2019 e, non ancora diciottenne (e al numero 71 ATP), aveva perso nelle qualificazioni con Joao Sousa. «Ricordo bene quell’edizione perché venni fermato da Luthi (storico allenatore di Federer; ndc) sulle scale dell’hotel – ha raccontato Jannik ad ATPTour.com – per chiedermi se volessi scaldare Roger prima del suo match. Fu un’emozione speciale, incredibile». Sinner in carriera non ha mai incrociato la racchetta con lo svizzero in match ufficiali. «Non abbiamo giocato contro, ma ricordo bene tutte le sessioni di allenamento. Mi diede un consiglio: “cerca di divertirti e continua a lavorare duramente”. Non mi disse altro, ma fu molto bello dividere il campo con lui».

Sinner, tutte le statistiche sull'erba

Durante la stagione ci sono poche occasioni per giocare sui verdi prati, ma Jannik ha saputo adattarsi velocemente alla superficie. Nelle ultime due stagioni, infatti, solamente Novak Djokovic ha interrotto la corsa di Sinner a Wimbledon: nei quarti di finale nel 2022 e in semifinale l’anno scorso. Le migliorie al servizio e nel gioco di volo, la capacità di muoversi e colpire in scarsa coordinazione, oltre ai prediletti rimbalzi bassi, sono dettagli che permettono all’azzurro di essere pericolosissimo per tutti su tale superficie. Sinner ha vinto 13 titoli del circuito maggiore: 6 sul cemento outdoor, 6 sul cemento indoor, uno su terra e nessuno su erba. «Sarebbe davvero speciale vincere qui ad Halle – ha spiegato ancora Jannik – anche se giocando soltanto due tornei all’anno su questa superficie non è semplice. È difficile adattare gli spostamenti all’erba, soprattutto contro avversari già rodati (Griekspoor arriva dalla semifinale a s’Hertogenbosch; ndc), ma spero di far vedere al più presto del buon tennis». Aver vinto 33 delle 36 partite giocate in stagione sicuramente può aiutare.

Halle, tutti gli azzurri nel tabellone

Ad Halle sono presenti altri quattro tennisti italiani. Oggi subito in campo Lorenzo Sonego, opposto al serbo Kecmanovic, e Flavio Cobolli, che se la vedrà con Hurkacz. In tabellone anche Matteo Berrettini, che se la vedrà all’esordio con Michelsen, e Luciano Darderi, pronto alla missione impossibile contro Struff. Nell’ATP 500 del Queen’s spazio invece a Lorenzo Musetti (contro De Minaur) e Matteo Arnaldi (opposto a Humbert).


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