Il recupero di Sinner
La settimana al JMedical pare abbia portato i frutti sperati e Sinner è riuscito a tornare in campo in tempi piuttosto brevi. La sensazione è che voglia provare, nonostante i giorni di allenamento siano pochi (una decina), ad andare a Parigi cercando di arrivare allo Slam francese il più in forma possibile. Se così non dovesse essere, e ci fosse il rischio di farsi male, potrebbe decidere di non giocare. La visione del Team Sinner in questo senso è stata sempre lungimirante, con lo sguardo rivolto al futuro e mai al singolo evento. Il Roland Garros, inoltre, non è un torneo qualsiasi. Rappresenta le due settimane, per chi arriva in fondo, potenzialmente più stressanti (fisicamente e mentalmente) dell’anno; sette partite disputate sulla distanza dei 5 set, sulla superficie più lenta e dagli scambi più lunghi.
Sinner e la corsa alla numero 1
La corsa al tetto del mondo, che a breve termine interessa più a tifosi e addetti ai lavori che a Sinner, ha subìto intanto delle piccole modifiche. La presenza di Novak Djokovic nell’ATP 250 di Ginevra, grazie a una wildcard, ha cambiato le carte in tavola. Se Jannik dovesse rinunciare a Parigi, al serbo potrebbero bastare due semifinali (in Svizzera e a Parigi), e non più la finale al Roland Garros, per confermarsi in vetta alla classifica. Il serbo farà il proprio esordio a Ginevra direttamente agli ottavi contro il vincente di Hanfmann-Murray. Un modo per ritrovare fiducia e conquistare qualche punto.